09/10/2023 08:07
IL TEMPO (M. CIRULLI) - Una vittoria che sfata un lungo tabù. La Roma torna a vincere in trasferta in campionato dopo sei mesi e lo fa con un netto 4-1 al Cagliari. Al termine della sfida, che porta a tre le vittorie consecutive dei giallorossi dopo la sconfitta contro il Genoa a Marassi, ha parlato José Mourinho. Lo Special One ha iniziato l'analisi della gara partendo proprio dalla disfatta contro il club ligure: «Oggi abbiamo cercato un po' più di solidità - ha affermato ai microfoni di Dazn - A Genova la partita è stata stranissima, abbiamo perso tanto tempo a Trigoria ad analizzarla e abbiamo pensato che, non essendo una squadra super veloce a centrocampo, vista anche l'assenza di Sanches e la nuova posizione di Cristan-te, era importante trovare solidità ed equilibrio. Sono contento con i ragazzi - ha poi continuato - perché non abbiamo sofferto il contropiede, non abbiamo lasciato troppo spazio agli avversari e siamo stati molto più compatti. Per quanto riguarda l'attacco, Dybala, quando c'è, deve occupare la zona del centro-destra, mentre uno tra Pellegrini e Aouar deve coprire il centro-sinistra. Poi oggi è stata una partita dura anche per i possibili sostituti, avevamo solo Pisilli e Pagano a centrocampo e quando prendi tre gialli in quella zona del campo diventa veramente difficile. Adesso c'è la sosta, speriamo di recuperare gli infortunati, anche perché abbiamo finito con Celik, Bove e Pagano, voglio fare i complimenti alla squadra per lo spirito dimostrato». Il tecnico ha voluto poi commentare le voci riguardo un suo possibile esonero - smentite poi dalla società giallorossa. circolate alla vigilia della sfida con il Cagliari: «Io lavoro con i giocatori e con il mio staff ogni giorno, viviamo in una specie di bolla. Abbiamo solamente pensato alla vittoria, partita dopo partita. Vivo molto isolato, non ho una grande vita sociale, il che mi porta a non considerare il rumore esterno. Non sono un bambino - ha poi continuato - so perfettamente cosa voglio, volevo una risposta e l'ho avuta, sono contento, meno della classifica, perché abbiamo solamente 11 punti, ma non siamo lontanissimi dai posti in cui vogliamo arrivare. Poi lo ribadisco, il mio contratto scade il 30 giugno 2024 e punto a dare tutto quello che posso per la Roma, aiutare i ragazzi a raggiungere quei risultati che loro, la proprietà, i tifosi e noi tutti vogliamo».