11/10/2023 07:30
LEGGO (F. BALZANI) - "The Power of Bove", per parafrasare una canzone anni 80 dei Frankie Goes to Hollywood. Il potere di chi in silenzio, pezzetto dopo pezzetto non si è preso solo un posto tra gli eletti di Mourinho (che due volte ne ha impedito la cessione) ma pure un rinnovo che ormai ha solo bisogno del fiocco. Le parti stanno parlando ormai dei dettagli, c'è grande ottimismo di chiudere l'accordo in tempi brevi e riconoscere a Bove un prolungamento fino al 2027 con fisiologico aumento: da 250 mila ad almeno 1 milione di euro. Uno step importante per la carriera di un centrocampista che un anno fa aveva accumulato appena 20' in serie A e che ha saputo guadagnarsi con sudore e ascolto il rispetto di compagni e tifosi. Edoardo, infatti, rappresenta oggi uno degli emblemi della Roma combattiva e orgogliosa che ha fatto quadrato intorno a Mourinho segnando 21 gol e ottenendo 5 vittorie nelle ultime sette partite. Un impronta ancora piccola quella del 21 vicino alle orme da gigante di Lukaku che è corso da lui dopo il primo gol al Cagliari, nato appunto da una delle tante palle recuperate dal "cane malato" di Mou. In Sardegna Bove ha stravinto la classifica di contrasti riusciti: 5. Tre in più rispetto agli inseguitori rimediando una brutta contusione alla caviglia che lo mette in dubbio per la gara Under 21 contro la Norvegia. Così tra un Sanches che torna e un Cristante pronto ad avanzare c'è anche la stellina di Edoardo che nel frattempo continua a studiare alla facoltà di Economia e Management della Luiss, una promessa fatta a mamma e papà. Un segnale della maturità del "Dottor Bove". Quella che manca a parte dell'ambiente romano bacchettato da Mourinho a Sky: "A Roma esiste il mourinhismo e l'anto mourinhismo. Il primo lo conoscono le persone che sanno cosa ho vinto. Il secondo è cavalcato da gente felice in tutto il tempo in cui la Roma non vinceva una coppa. Si divertono in radio e va bene. L'anti mourinhismo vende, il mourinhismo è un modo di stare nella vita più che nel calcio. Rinnovo? Non lo so. Prima di Budapest ho promesso ai calciatori che sarei rimasto e sono qua".