13/11/2023 10:57
La Roma pareggia il derby della Capitale contro la Lazio a reti bianche, restando a tre punti di distanza dalla zona Champions League. La mancanza di gol però comincia a pesare: "Sterile dal 29 ottobre, non c'è da sorprendersi della frenata" scrive Ugo Trani sul Corriere dello Sport. Tony Damascelli su Il Giornale invece allarga la questione alla serie A: "Il derby ha confermato la povertà del campionato". Pensiero confermato anche da Andrea Sorrentino su Il Messaggero: "È stato basso proprio il livello tecnico".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
M. FERRETTI - CORSERA
Il derby di Roma non è roba per Josè Mourinho, vittorioso soltanto una volta nelle cinque stracittadine vissute sulla panchina giallorossa. Primo pareggio («Un pareggino», secondo Mou) contro la Lazio: evitato, se non altro, il terzo ko capitolino di fila e risultato in linea con quanto emerso sul terreno di gioco. Cioè, poco. Derby brutto, sporco e cattivo. Roma priva di qualità e dal passo assai ridotto. Idee? Le solite, cioè rare e abbastanza prevedibili. Ne è venuta fuori una prestazione basica, quasi anonima e balbettante contro una Lazio più fresca che ha giochicchiato senza mai dare - però - l’impressione di avere il controllo, parziale o assoluto, del gioco. Spettacolo praticamente assente, più cartellini gialli e litigi che occasioni da gol da entrambe le parti: il derby va così in archivio senza reti, senza vincitori né vinti e con il rimpianto, da parte romanista, che le stelle tanto attese sono rimaste a guardare. Romelu Lukaku non ha mai messo realmente paura agli avversari, discorso simile per Paulo Dybala. Due prestazioni complessivamente modeste dal punto di vista tecnico, e il gioco della Roma ne ha risentito in maniera vistosa. Ci si aspettava di più (e di meglio) dagli uomini più rappresentativi, invece entrambi (Dybala un paio di guizzi l’ha messi a referto) non sono riusciti ad evitare un noioso, stucchevole tran tran di una partita povera assai di giocate da ricordare. Se non altro, il primo pareggio della stagione a reti bianche consente alla Roma di restare in classifica davanti alla Lazio ma è una magrissima consolazione. Anzi, forse neppure lo è.
I. ZAZZARONI - CORRIERE DELLO SPORT
Ho visto derby della capitale più divertenti e squadre meno spaventate e nervose. Ma Lazio e Roma stanno vivendo momenti non proprio simpatici e anche per questo, alla fine, Sarri e Mourinhi si sono abbracciati sghignazzando. Tutti vivi, allegramente o quasi. E comunque liberi. Per un paio di settimane non ci saranno, né si faranno, drammi. [...] La Lazio ha giocato meglio nel primo tempo, la Roma ha fatto qualcosa di più per una quarantina di minuti della ripresa e tutto sommato di segnalabile restano il palo di Luis Alberto, una parata di Rui Patricio, un palo di inquietanti disimpegni della difesa romanista (servirebbero giornate passate al vecchio, sano muretto) e l'ingresso del cugino di "Ossessione" Sanches che in pochi minuti ha messo insieme tre porcherie che vidi fare una cinquantina di anni fa soltanto dal mio amico Roberto Ballandi, attaccante di sfondamento di tutte le certezze calcistiche. Stavo dimenticando altre assurdità tecniche della giornata, i calci d'angolo regalati da N'Dicka e Rui Patricio alla Lazio. Sono sicuro che se la Roma avesse preso gol in quelle occasioni Mourinho sarebbe scappato immediatamente a Fiumicino per prendere l'aereo per Londra e non tornare più. [...] Non mi viene in mente altro, se non che Sarri e Mourinho meriterebbero qualcosa di più per quello che sono, rappresentano e potrebbero dare. Chi si accontenta gode. Pochino. Ma sempre meglio due feriti che un torto. Gigi Buffon mi perdonerà la piccola correzione.
G. D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT
È stato un derby carico di tensioni dall'inizio alla fine, giocato con tanto agonismo e molti falli. Un derby finito in pareggio, il primo con Mourinho in panchina, che lascia comunque alla Roma, così come alla Lazio, la speranza di rientrare in corsa per un posto in Champions. [...] Alla fine è un punto che va bene a tutti, anche se la Roma avrebbe potuto approfittare del calo fisico dei biancocelesti nella ripresa. Ma è stato un derby che ha ricordato molto quelli della stagione 91-92, con Ottavio Bianchi su una panchina e Dino Zoff sull'altra. Per paura di farsi male si accontentarono di un pareggio sia all'andata che al ritorno. La Roma ha colto di sorpresa la Lazio nei primi minuti con un pressing molto alto. I due esterni giallorossi, Karsdorp e il rientrante Spinazzola, hanno trovato spazi, ma li hanno sfruttati poco. La Roma ha provato a fare la partita nel primo quarto d'ora, la Lazio ha sofferto dal punto di vista tattico, si è sentita l'assenza di Mattia Zaccagni nelle ripartenze. Ma appena ha alzato il ritmo è stata pericolosa. [...] La Roma ha cercato di far valere la superiorità fisica, ma anche questa volta Lukaku è rimasto troppo solo e non ha avuto una vera occasione da gol, a parte un colpo di testa finito alto nel primo tempo. Al belga è mancata una spalla con cui dialogare, perché Dybala, che doveva sostenerlo, gli ha giocato alle spalle, ma gli è mancata la scintilla per accendere la partita. [...] Nella ripresa meglio la Roma, con la Lazio che è calata e non è riuscita a sostenere quei ritmi della prima frazione di gioco. Ma il tiro di Vecino è stato l'unico acuto, con i giallorossi che non sono riusciti mai ad essere pericolosi e a impensierire Provedel. Le fatiche di Praga si sono fatte sentire. Il settimo posto prima della sosta, dopo che è trascorso quasi un terzo del campionato, è un piazzamento deludente per la squadra giallorossa di José Mourinho, ma va tenuto conto che la Roma ha giocato finora praticamente senza Lorenzo Pellegrini, Chris Smalling e Paulo Dybala è stato assente a lungo ed è ancora lontano dalla migliore condizione. [...]
U. TRANI - CORRIERE DELLO SPORT
Sterile dal 29 ottobre, non c'è da sorprendersi della frenata. Ecco la Roma che rallenta in Italia e in Europa perché non finalizza più. La conferma nel derby in cui sono mancate, come è sempre accaduto negli ultimi quindici giorni, le chance per segnare. Involuzione offensiva. Anche perché fino alla partita di San Siro contro l'Inter, appunto due settimane fa, l'attacco giallorosso era salito al secondo posto per numero di realizzazioni in Serie A proprio dietro a quello di Inzaghi jr. [...] A digiuno in tre delle ultime quattro partite. In cui ha raccolto il minimo, solo un punto contro la Lazio dopo i ko contro l'Inter e giovedì a Praga contro lo Slavia. La posizione in classifica, nonostante sia più vicina la zona Champions di una settimana fa, inquadra il momento del gruppo di Mourinho: settimo posto e 7 punti in meno della stagione passata. [...] È il primo 0-0 nelle 15 gare tra campionato (12) e coppa (3). José lo ha etichettato come un punto positivo, Anche perché ha bene in mente quanto è successo nelle precedenti tre partite contro l'Inter, il Lecce e lo Slavia. [...] A lui va insomma bene stare a -3 dal Napoli quarto, anche perché considera il torneo partito solo dopo la terza giornata (1 punto, su 9 disponibili, contro la Salernitana all'Olimpico), quando ha avuto la possibilità di schierare Lukaku. [...] A rafforzare la sua tesi c'è la prestazione della difesa - fin qui spesso fragile e confusa - nel pomeriggio passato decentemente all'Olimpico, Rui Patricio ha mostrato sicurezza. [...]
T. DAMASCELLI - IL GIORNALE
Si sconsiglia la visione della Premier a chi si esalta per la nostra serie A. Ieri, la conferma. Spettacolo di football in Chelsea-Manchester City finita 4 a 4, miserie senza nobiltà a Napoli, Roma, dopo analoghe modestie a Torino e Lecce, noia, proteste, var, isterie. Coinvolte Juventus, Milan, Napoli, Lazio e Roma. [...] Il derby di Roma è stato in linea con la classifica di entrambe le squadre, Sarri cerca un disegno di gioco però monotono, Mourinho procede a schizzi con le consuete lagne offensive; il pareggio non risolve gli equivoci, i progetti di un posto nella prossima Champions, sono la conferma della povertà del nostro campionato rispetto ad altre realtà europee. Sperando che Spalletti e la Nazionale scuotano tale malinconia.
A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO
Sullo stridore dei confronti tra miseria e nobiltà, il teatro e la tv si sono già espresse a dovere, almeno da Eduardo Scarpetta a Downton Abbey. ieri è andata in onda una riedizione del tema: in un perfido montaggio alternato si potevano vedere in contemporanea Lazio-Roma 0-0 e Chelsea-Manchester City 4-4. Help. Da quaggiù, dalla cambusa del calcio, sono partiti sospiri di invidia per chi era lassù a Stamford Bridge, mentre ci si sorbiva tutti, con emozioni via via più tenui, il derbino de noantri. [...] Sussulti minimi, giusto il palo di Luis Alberto, la parata di Rui Patricio e qualche mischietta in area laziale, il resto una noia mortale. Del resto era un duello da quasi metà classifica. [...] È stato basso proprio il livello tecnico, esemplificato da quei tre tiri di Karsdorp in avvio, che se fossimo stati a Chelsea-City (sospiro) almeno due sarebbero entrati, e magari veniva fuori una gara interessante. La Lazio è uguale a se stessa nel palleggio senza sbocchi e senza fuoco, oltre ch priva di alternative tattiche, e anche la Roma è stata la perfetta copia di se. [...]
D. LO MONACO - IL ROMANISTA
Scordatevi lo spettacolo di Chelsea-Manchester City. il derby di Roma è un’altra cosa a partire dal risultato, 0-0, passando per le occasioni da gol (un paio per parte) e per i tiri in porta (2-1 per la Lazio). [...] Consola la prestazione comunque non remissiva, anzi coraggiosa nelle pressioni alte portate soprattutto nella prima parte della gara, e poi orgogliosa in un secondo tempo con tanto possesso palla e poca produttività offensiva, con Dybala a scartamento ridotto, Lukaku costretto a lottare contro due o tre avversari, Pellegrini ancora in panchina e Smalling proprio in tribuna. Si spera che adesso la sosta possa far tornare vuota l’infermeria per far partire la lunga volata prima del terribile Natale: Udinese, Sassuolo, Fiorentina e Bologna (con l’intermezzo della coppa) anticiperanno i confronti delle feste con Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. Serviranno tutti anche se Mourinho su Smalling si è detto ancora pessimista. L’avvio della partita è stato di marca romanista, col coraggio evidentemente misto a orgoglio per come a Praga si era sprecata una ghiotta occasione di accorciare la lista degli impegni europei, così la Lazio è stata presa di sorpresa con pressioni altissime e palleggio in velocità che ha portato a diverse conclusioni purtroppo capitate tutte sul piede di Karsdorp, tre tiri su sviluppi portati dalla sinistra che sono terminati (due) oltre la traversa e (uno) addosso alla sagoma di Provedel, e sulla respinta Cristante ha sfondato la porta, prima che però l’assistente Bindoni fermasse il gioco per la precedente posizione irregolare del centrocampista. [...] L’avvio promettente della Roma si è spento con la prima ammonizione di Mancini, cui sono seguite a stretto giro quelle di Ndicka e di Lukaku, per l’evidente arrabbiatura di Mourinho che ha temuto che Massa volesse spegnere i fuochi colpendo solo da una parte. Solo nel finale ha dato un giallo anche a Immobile, risparmiando però clamorosamente Pedro che prima ha calciato un pallone a gioco fermo per intimidire Mancini a terra (senza prenderlo), e poi non pago ha provocato una mezza rissa da cui per fortuna sono usciti tutti indenni. [...] Nella Roma completamente assente Dybala, non assistito dalla condizione atletica migliore, un po’ a disagio Paredes in non possesso, e il gravame dei tre cartellini gialli (di cui due a difensori) a condizionare ogni duello: non a caso verso il 40’ Immobile è partito sulla fascia completamente isolato senza che Mancini abbia mai tentato di togliergli il pallone, per paura magari del contrasto falloso, e sul cross dal fondo di Immobile, Ndicka ormai solo in area ha provato a respingere col destro svirgolando il pallone e regalando il secondo corner della serata alla Lazio (a zero). Al fischio di avvio del secondo la Roma è arrivata in ritardo (ormai un’abitudine) e la distrazione si è portata anche ai primi secondi di gioco, con Guendozi ad affondare nel burro prima che una bella scivolata di Llorente gli togliesse la soddisfazione di vedere l’esito del tiro dal limite dell’ara. Poi, riassestata in campo, la Roma ha preso possesso di nuovo della zona centrale e ha cominciato a gestire bene le pressioni come all’inizio del secondo tempo, senza perdere lucidità nella gestione del pallone. Già al 3’ un bel cross di Spinazzola è stato deviato di testa (alto) da Dybala, forse frenato dal timore di un contrasto in ritardo di un avversario. [...] La Roma ha gestito bene il possesso palla senza però mai riuscire a rendere ficcante certi sviluppi, fermandosi un paio di volte con Bove a un centimetro dalla soluzione definitiva: al 26’ il centrocampista non ha stoppato bene un assist prezioso di Dybala che ha preferito la trasmissione del pallone al tiro, al 35’ dopo uno scarico di Lukaku ancor Edoardo non è riuscito a servire Dybala solo soletto sulla destra. Solo nel finale Mourinho ha provveduto a cambiare i suoi uomini, a conferma della solidità della preparazione: si pensava che fossero i più stanchi, in realtà i primi cambi sono arrivati dopo che Sarri aveva già esaurito i cinque suoi. Dentro Sanches per Bove e Azmoun per Dybala, poi Celik per Karsdorp e infine Kristensen per Spinazzola. Tra un aggiustamento e un altro nel finale, anche per via del brevissimo recupero (appena 3 minuti), la Roma non è più riuscita a dare forma alla sua superiorità e ha rischiato pure qualcosina in un paio di transizioni avversarie. Ma oggettivamente sarebbe stato troppo.