La rinascita di Karsdorp

17/11/2023 08:20

IL TEMPO (L. PES) - Un’altra vita. Se riavvolgessimo il nastro e tornassimo ad un anno fa, parlare ancora trecentosessantacinque giorni dopo di Karsdorp, protagonista, con la maglia della Roma sembrerebbe fantascienza. E invece, in dodici mesi, è cambiato tutto, o quasi. La trasferta di Reggio Emilia del 9 novembre 2022 è stato certamente il punto più basso dell storia romanista del laterale olandese. L’ingresso in campo contestato duramente da Mourinho nel post partita e la successiva partenza anticipata nel giorno in cui la Roma scendeva in campo col Torino per l’ultima dell’anno prima della sosta mondiale. Poi il vuoto per diversi mesi fino all’estate vissuta con le valigie in mano, aggiungendo nel mezzo l’ennesimo intervento al menisco.

Sembrava scontata la partenza dell’ex Feyenoord nell’ultima sessione dimercato, quando Pinto aveva già scelto il suo erede (Kristensen) e Celik non era tra i papabili partenti. Ma così non è stato. Tra la mancanza di offerte e un ingaggio importante (contratto valido ancora per due anni) il numero due giallorosso alla fine è rimasto a Trigoria, e Mou non gli ha mai chiuso la porta. Pur avendo iniziato la stagione con il danese del Leeds (in prestito fino a giugno) come esterno destro titolare, il tecnico portoghese è presto tornato sui suoi passi affidando la fascia proprio a Karsdorp. Undici presenze tra campionato ed Europa League sulle sedici gare disputate in totale dalla Roma. Condite da un assist per Lukaku nella trasferta di Cagliari. Nel derby è stato uno dei più positivi soprattutto nella prima parte di gara. Quattro tiri verso la porta biancoceleste, tanti quanti ne aveva provati nella totalità delle sue precedenti apparizioni in Serie A.

Un ritorno da protagonista inatteso ma funzionale anche per l’economia della squadra. Kristensen si è dimostrato non all’altezza fino a questo momento e Celik resta molto più terzino da difesa a quattro che quinto di spinta, anche se le sue prestazioni in Europa sono state finora molto positive. Ma Rick riesce a mettere insieme attenzione in fase di copertura, fisicità e velocità quando riesce a spingere. I numeri, in termini di assist, possono ancora crescere, ma di certo ora Mourinho sa a chi affidarsi quando le partite si fanno più dure e c’è bisogno di esperienza e caratteristiche che l’olandese rispetto ai contendenti sembra possedere maggiormente.