10/11/2023 07:50
LEGGO (F. BALZANI) - L’autunno di Praga colpisce la Roma e provoca la furia di Mou sulla squadra definita “poco professionale”. Lo Slavia vince 2-0 come 27 anni fa e riporta i giallorossi al secondo posto (a pari punti, ma con differenza reti a favore dei cechi) del girone. Nonostante l’utilizzo di tutti i titolari a disposizione arriva un ko pesante a meno di 72 ore dal derby con la Lazio. Nel primo tempo la Roma contiene bene la furia dello Slavia (altroché amichevole) e concede poco. Nella ripresa Mou (squalificato ma è l’ultima gara) cambia gli uomini e prova a fare la partita. Invece al primo pericolo arriva il gol di Jurecka bravo a sfruttare una deviazione non perfetta di Svilar e la dormita di Llorente. A quel punto diventa obbligatorio l’ingresso di Dybala che prova ad accendere un Lukaku anonimo. La Roma ci prova senza convinzione andando vicina al gol solo con Belotti e con una incursione di Celik che poteva servire Big Rom posizionato decisamente meglio del turco. Dopo un miracolo di Svilar lo Slavia sfrutta lo scivolone di Bove e trova il 2-0 con un tiro dalla distanza di Provod. Esplode l’Eden Arena che realizza di aver superato la Roma al primo posto. Reazione giallorossa praticamente nulla, anzi per poco non arriva il tris ceco. Contro la Lazio errori del genere non saranno permessi. Mou non si nasconde: “Risultato meritatissimo per lo Slavia e per noi, non mi è piaciuto niente e non ha funzionato niente. L’ho detto ai giocatori. Sono stati pochissimi i giocatori con professionalità, si poteva almeno pareggiare. Forse l’unico è stato Bove, tutti gli altri meritano la sconfitta. Derby? Impossibile che qualcuno lo senta più di me. Ma è anche impossibile che i giocatori non abbiano la mia mentalità. Una vittoria domenica non mi fa dimenticare questo”.