29/12/2023 08:10
Non sono simpatici, non sono innovativi, non sono piacioni. Max e Mou, nomi da cartoon americani anni Cinquanta, praticano il calcio della realtà e diffidano del mondo delle idee. Garbano quando vincono, ma se perdono è un precipizio medievale. Tornano vecchissimi, difensivisti, conducenti di autobus in area di rigore. Non parlare al manovratore, neppure se è un maestro di dialettica. [...] L’incrocio di questi due personaggi a loro modo simmetrici è un parallelismo di Juve/Roma. Mai come quest’anno, Mourinho ha teorizzato la Roma dei nervi tesi. Mai come quest’anno, Allegri ha costruito una Juve del mordi e fuggi. Quando il calcio sembra dirigersi altrove, verso le magiche terre della modernizzazione, loro due si piegano su loro stessi per difendere l’unica verità che conoscono: il calcio è un meccanismo semplice e sorride solo ai vincitori, meglio se attraverso racconti epici. [...] Non saranno simpatici, Max e Mou, però sono divertenti. Forse non entreranno mai nella Treccani, dove esiste il sarrismo ma non c’è traccia di allegrismo o mourinhismo, però certi modi di dire, e non soltanto di fare, sono ormai lessico familiare: tra zero tituli e corto muso. E comunque, molti tituli per quei due, anche di larghissimo muso.
(La Repubblica)