21/12/2023 10:20
Il Decreto Crescita non sarà più a disposizione delle società di calcio per attirare nuovi talenti, una scelta del Governo che è stata contestata dal mondo del pallone italiano e non fa eccezione Claudio Lotito, che come riportato dal quotidiano ha detto: «Tu sei un ricercatore andato all’estero perché in Italia non avevi spazio. A un certo punto diventi un punto di riferimento, torni in Italia con tutta la famiglia, hai un abbattimento delle tasse del 25%. È un vantaggio anche per lo Stato perché le tasse le paghi qui, mentre prima erano soldi all’estero. Ora all’improvviso che si fa, si cambia la norma? Va bene, aboliamola, ma almeno a decorrere dal 2028, rispettando i contratti firmati».
Poi la questione legata ai calciatori: «Qualcuno ha cominciato a speculare “no perché il calcio, il settore giovanile…”: una stronzata. Giorgetti? Lasciamo perdere… Tu mica importi il ragazzino che prende 50 euro, importi i campioni. Quindi vai anche a mortificare la competitività del calcio italiano. Se tu oggi hai possibilità di avere Lukaku… gioca con la Roma, no? Lukaku cor cavolo che lo pijavi! Hai capito qual è il problema? Mourinho non lo pijavi! Perché Mourinho si avvale di questa norma. Hai capito? Così crei un danno alle società: senza Mourinho e Lukaku la Roma è morta».
Sull’effetto distruttivo sui vivai dei club italiani, espressione usata dal ministro per l’Economia, la versione di Lotito non lascia spazi a dubbi: «È ‘na cazzata come ho spiegato. A sto punto si gioca con le pippe».
(La Stampa)