11/01/2024 10:11
IL TEMPO (M. CIRULLI) - È un Mourinho deluso dalla sua squadra e furioso con il calcio «moderno» dopo la sconfitta con la Lazio nei quarti di Coppa Italia. Tutto frutto del singolo episodio, sul quale lo Special One si è dilungato, spiegando la sua visione: "Perdiamo con un rigore da Var, visto che Orsato decide di non assegnarlo da 3 metri di distanza. I giocatori ormai sono educati in questo modo, 10 anni fa non si sarebbero mai buttati così. L'arbitro è intelligentissimo e ha lasciato andare questo tipo di azioni a centrocampo, poi però quando viene richiamato davanti al monitor, vedendo il contatto, che c'è, oltre al giocatore che fa il suo show, allora è fatta. Quello che non deve succedere è come ci si è arrivati: grazie a un calcio d'angolo che scaturisce da un nostro fallo laterale. Su Huijsen, è un bambino fantastico, sarà un grande calciatore, ma stiamo comunque parlando di un ragazzo che ha 55 minuti di Serie A".
Il punto di svolta in negativo per la Roma è stato sicuramente la sostituzione all'intervallo di Dybala, e lo stesso Mourinho ha sottolineato l'importanza del campione del mondo argentino nei dettami tattici dei giallorossi: "Nel primo tempo eravamo la squadra messa meglio e con più personalità, poi a sta assenza per noi muove molto, come già successo con la Fiorentina e la Cremonese. Senza di lui c'è meno connessione tra i reparti e ne risente la qualità nel possesso palla. Ha accusato un problema muscolare nel posteriore, ha giocato un match fisico con l'Atalanta dove è rimasto in campo per quasi tutta la partita, provare a recuperare in due giorni è dura. Lui voleva giocare, si sentiva bene, sapevo che sarebbe stato in una situazione difficile, ma Paulo pensava di poter disputare per almeno due terzi di gara. Ha dato il massimo, nel momento in cui lo abbiamo capito nello spogliatoi ho sentito che i calciatori avevano perso un pochino l'anima".
Oltre alla Joya, il tecnico giallorosso ha voluto anche sottolineare i limiti della rosa, soprattutto in fase offensiva: "Al suo posto abbiamo messo Pellegrini che non stava bene, poi ci sono giocatori virtuosi come Mancini che continuano a prendere antinfiammatori. Sono contento della prestazione collettiva, ma individualmente sono deluso dagli esterni, facciamo un ottimo lavoro per liberarli, ma poi non ne esce fuori mai nulla di buono, cross sul primo palo spazzati dai difensori avversari oppure in una zona dove non c'è nessuno. È un risultato che ovviamente pesa, specialmente per i nostri incredibili tifosi, ma adesso dobbiamo pensare a finire questo ciclo a Milano e poi avremo una settimana di recupero per dare il meglio nelle due competizioni che ci rimangono".