13/01/2024 08:47
IL TEMPO (M. CIRULLI) - Dovrebbe essere uno dei giocatori di spicco nella Roma Paulo Dybala, in grado di decidere da solo le partite, compensando anche le carenze degli altri calciatori. Lo stesso Mourinho ha spesso parlato di due squadre differenti, una con la Joya in campo e una senza. Il problema tuttavia è che quest'ultima opzione è quella che dal suo arrivo, nell'estate del 2022, va per la maggiore, a causa di una serie di infortuni e stop preventivi. L'ultimo di questa lista è arrivato mercoledì scorso, all'intervallo del derby, quando il campione del mondo ha deciso di fermarsi per un fastidio al flessore della coscia sinistra, lasciando i compagni in balia dell'avversario e costringendo Pellegrini - di ritorno da una forte botta alla schiena - a subentrare al suo posto.
Gli ulteriori esami svolti ieri hanno tuttavia rivelato un semplice sovraccarico che potrebbe quindi permettergli anche di partire in direzione San Siro. Nelle prossime ore il calciatore svolgerà un provino sotto gli occhi dello staff medico e dello Special One, che decideranno così se convocarlo o meno per la trasferta. Crescono quindi i dubbi riguardo la necessità di affidarsi a un giocatore così cagionevole, troppo spesso a rischio e che in questa stagione si è già fermato quattro volte - cinque se si considera anche il dolore all'inguine accusato nell'amichevole estiva con Tolosa. Da quando veste questa maglia ha infatti saltato 20 gare per guai fisici, condizionando non poco le sorti del club capitolino, soprattutto negli scontri diretti. Oltre alla stracittadina di Coppa Italia, dove ha alzato bandiera bianca quando il punteggio ancora era in parità, i giallorossi sono riusciti a superare le principali concorrenti solamente una volta senza la Joya, nella vittoria per 2-0 contro il Napoli all'antivigilia di Natale.
Va inoltre ricordato che l'ingaggio di Dybala è uno di quelli più alti all'interno della rosa giallorossa, una spesa che visti i limiti imposti dalla Uefa e il suo Settlement Agreement va valutata attentamente, vista la durata del contratto, in scadenza nel 2025. Molti tifosi, che al momento della sua presentazione al Palazzo della Civiltà Italiana hanno colorato le strade dell'Eur di giallorosso, rimangono preoccupati della clausola rescissoria che i club esteri potrebbero esercitare per l'argentino, ma questa serie di problemi muscolari - sono solo due gli infortuni traumatici da quando è nella Capitale, uno per stagione - rendono poco appetibile l'acquisto dell'attaccante. E proprio in questo senso fanno eco le parole di Tiago Pinto che, prima del fischio d'inizio della gara con l'Atalanta, ha tranquillizzato i romanisti su una possibile cessione: "Nel calcio mai dire mai, ma secondo me possiamo stare sereni".