18/02/2024 10:48
Nel 2006 l'amico Saverio Simonelli pubblica il suo libro "Vivo di Roma" e per presentarlo invita Giacomo Losi con cui realizza una conversazione che ancora ricordo per la struggente dolcezza, la raffinata umanità. (...) Giacomino Losi ha militato nella squadra di calcio della Roma tra gli anni '50 e i '6o, per quasi tutta la sua carriera professionistica (quindici stagioni), al punto da essere stato soprannominato, anche per la generosità in campo, Core de Roma. (...) Ricordo in particolare due passaggi: il primo era sul fatto che "all'epoca" ai calciatori veniva data una maglietta, una sola, che bisognava lavare, a casa, dopo ogni partita per essere pronta e pulita per la sfida successiva. E poi il secondo, degno di un film di Olmi o Fellini: «Ero un ragazzo del Nord, di un piccolo paese della pianura padana e quando arrivai a Roma non stavo nella pelle, mi sembrava tutto così grande, il mio hobby preferito era andare alla stazione Termini e vedere i treni partire e arrivare». Poesia, la-crime, applausi. (...)
(L'Osservatore Romano)