Piovani: “Quanto ho urlato per i i rigori in coppa. A Totti il mio Oscar“

25/02/2024 09:07

GASPORT - Ve lo immaginate il Maestro Nicola Piovani, compositore premio Oscar per La vita è bella , solitamente compassato e taciturno, urlare come un pazzo in una notte di febbraio all’interno della sua auto? Potere del calcio, che spesso prende la razionalità di ogni tifoso e la manda a farsi benedire. Piovani tifa Roma da sempre, è stato intervistato dal quotidiano ed ha parlato dell’ultima gara disputata dalla Roma contro il Feyenoord. Queste le sue parole:

Dal Teatro Olimpico allo stadio Olimpico. Come ha vissuto Roma-Feyenoord?

"L’ho vista con mio fratello Nino e i miei due figli Duccio e Rocco, in un bel locale in Prati. Ma, per un impegno inderogabile, ai supplementari ho dovuto lasciarli. Ho seguito la fine della partita alla radio, in macchina. Non m’era mai successo. L’ansia ai rigori si è moltiplicata: al gol di Zalewski – di cui non mi fidavo molto – ho urlato nell’abitacolo della mia Yaris!".

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La Roma ha o ha avuto un giocatore da Oscar

?"Almeno uno di sicuro: Francesco Totti. Ma gente come Falcao, Pjanic, Mkhitaryan, Conti e Cafu meritano almeno la nomination".

Come nasce la passione per la Roma?

"Ho passato la mia infanzia nel quartiere Trionfale, a via Sebastiano Veniero, che faceva angolo con via Tunisi. Ero piccolissimo, sei-sett’anni, e sentivo dire: “Attenti ché a via Tunisi ci stanno i laziali!”, per me figure mitiche dell’impero del male. Non avevo mai visto una partita, al massimo giocavo con una palletta nel cortile di casa. Ma partecipavo alle missioni pericolose dei più grandi: andavamo a scrivere sui muri di via Tunisi “Forza Roma abbasso la lazio” (minuscolo). Avevo il cuore in gola dalla paura. L’imprinting dell’infanzia ti resta addosso, indelebile".