08/03/2024 08:55
Sorride Daniele De Rossi, ma a parole resta con i piedi per terra: «Sono contento. Ho visto tante cose che mi sono piaciute, ma altre sono da migliorare». Il 4-0 al Brighton ha certificato che la Roma può dire la sua in Europa e in campionato raggiungere il quarto posto. Una squadra organizzata che cresce partita dopo partita: «Dybala e Lukaku hanno lavorato come animali. Paulo ha fatto scivolate in rincorsa. Non ho fatto chissà cosa. Si è solo incanalato tutto nel migliore dei modi. Abbiamo calciatori che altri allenatori sognano. Li tratto da esseri umani e loro rispondono sul campo». De Rossi non cambia strategia, non si prende meriti, gira tutti i complimenti ai calciatori: «Sono felice della prestazione e dell’attenzione che hanno messo. La preparazione è stata più lunga rispetto alle altre partite perché il Brighton è una squadra diversa dalle altre con un allenatore diverso dagli altri». Quello che ha fatto De Rossi dal dopo Mourinho, è inaspettato, probabilmente anche per la proprietà che aveva messo in conto delle cadute almeno nelle fasi iniziali. Ma risultati potrebbero indurre Dan Friedkin a proporre il rinnovo: «Fai il bravo (risponde al giornalista, ndc). Questi discorsi non c’entrano, è l’ultimo dei miei pensieri». Daniele non scorda papà Alberto, ex allenatore della Primavera e oggi nella Roma come responsabile sviluppo e formazione allenatori squadre nazionali: «Lavora nello stesso centro ma l’ho visto due volte. Non mi parlava mai di calcio quando giocavo e non lo fa neanche adesso. Da lui ho ereditato la passione, le idee calcistiche e sapermi relazionare con la gente». Tra i meriti di De Rossi c’è anche quello di aver regalato una nuova giovinezza a calciatori che negli ultimi mesi erano in difficoltà: «Non capisco perché siate così stupiti di Paredes, è di rango mondiale. In allenamento corre, con lui ho un rapporto di confidenza e lo aiuto a migliorare. Celik? Se un giocatore è scarso, resta scarso, anche se gli dici in continuazione che è forte. Ha fatto una bella partita non perché lo martello psicologicamente». Cristante lo certifica: «Stiamo crescendo, De Rossi sta facendo le cose alla grande toccando i punti che bisognava toccare». Lo conferma anche Svilar: «È un allenatore con idee molto buone. Mi ha sorpreso». Entusiasta anche Lukaku che nicchia sul rinnovo: «L’allenatore mette impegno e noi diamo il massimo. Il futuro? Devo essere intelligente, non voglio polemiche con l’Inghilterra». La superiorità della Roma l’ha riconosciuta anche De Zerbi: «Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi. Parlate di numeri, occasioni, sistema e c’è una cosa che non sapete ed è l’abitudine a giocare questo tipo di partite europee. La Roma è diventata forte negli anni».
(Il Messaggero)