26/04/2024 07:24
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Nemmeno il più incallito tifoso giallorosso l’avrebbe potuta immaginare meglio di così: praticamente perfetta. Il recupero del Friuli, venti minuti scarsi da giocare dopo lo stop del 14 aprile per lo spaventoso infortunio a N’Dicka, finisce come meglio non poteva per la squadra di De Rossi che vince al 94esimo con un colpo di testa del solito Cristante. Si ripartiva dall’1-1, perché in quei primi 71 minuti di gioco c’era stato il vantaggio friulano con una Roma troppo legata e quasi mai incisiva. Poi nella ripresa, dopo che De Rossi aveva stravolto la formazione, era stata tutta un’altra partita con i giallorossi che avevano raggiunto il pari grazie a un gran gol di Lukaku su assist dalla destra di Cristante. Sempre e ancora lui. Poi la botta al torace per il difensore africano che aveva fatto spaventare il mondo del calcio. Ma quel brutto episodio è ormai solo un ricordo, perché N’Dicka è già tornato tra i disponibili giallorossi. Stavolta a Udine De Rossi si presenta con una sorta di “istant team” modello football americano. Mette in campo tutto l’offensivo che ha, cambia Smalling quando l’inglese si tocca più volte l’inguine (al suo posto Llorente) e nel finale infila anche ElSha per l’ultimo assalto. E la cosa funziona, perché dopo un salvataggio clamoroso di Svilar, quando tutto sembrava ormai finito e si andava verso un pareggio. È spuntato il testone di Cristante a chiudere la pratica e mandare in delirio il popolo giallorosso. Adesso la classifica sorride un po’ di più in vista di una trasferta delicatissima, come quella di Napoli, per la quale i giallorossi dovranno fare a meno di diversi titolari. Poi si inizierà a pensare al Bayer Leverkusen.