04/04/2024 08:38
Uno dei cambiamenti più evidenti nel passaggio da Mourinho a De Rossi è stato il miglioramento nella qualità del gioco della Roma, ma soprattutto del rendimento di alcuni calciatori fondamentali come Pellegrini, Dybala, Paredes, Spinazzola, El Shaarawy e Svilar. In questo contesto, però, salta agli occhi l'involuzione di Romelu Lukaku, il giocatore che avrebbe dovuto garantire alla Roma quei gol per fare il definitivo salto di qualità. Invece l'attaccante belga sta vivendo un periodo di grande difficoltà. Con lo Special One era l'ottimo finalizzatore di una manovra non eccezionale. Ora che la Roma gioca meglio e segna di più, lui sembra essersi inceppato. La media gol generale -18 reti in 38 partite - è in linea con quella che deve avere un attaccante di una squadra che punta alle prime posizioni, ma l'anomalia è la distribuzione di queste reti. Con Mourinho in panchina i gol sono stati 14 (8 in serie A, 5 in Europa League e uno Coppa Italia) in 25 gare, con una media di 0,56 a partita. Da quando c'è stato il cambio di panchina la media è scesa sensibilmente: sono solo 4 i gol in 13 partite, con una media di 0,31, cioè meno di una rete ogni tre partite. (...) Alla Lazio ha già segnato una doppietta, con la maglia dell'Inter, nella stagione 2020/21: ripetersi renderebbe più facile la strada dei giallorossi nella corsa alla Champions e aumenterebbe le possibilità di permanenza nella Capitale anche nella prossima stagione. Lukaku, infatti, ha lasciato intendere alla società che vorrebbe rimanere in giallorosso, ma la situazione non è facile. Ha il contratto in scadenza nel 2026 con il Chelsea, che non può cederlo a meno di 43 milioni di euro, cifra minima per evitare minusvalenze. Un investimento che la Roma farebbe fatica a permettersi anche se dovesse qualificarsi per la prossima Champions e che prevede anche un triennale per il calciatore da 7.5 milioni netti (quasi il doppio al lordo) di ingaggio, senza il decreto crescita. (...)
(corsera)