24/04/2024 08:48
IL TEMPO (L.PES) - Ora per la Champions serve un miracolo. E non si parla di slogan o scaramanzia, dopo la sconfitta dell'Olimpico col Bologna il cammino dei giallorossi per i primi cinque posti, si è realmente complicato. Nelle prossime sei gare la squadra di De Rossi ha soltanto un punto da conservare sui bergamaschi che hanno il vantaggio del calendario amico, già a partire dai recuperi. La Roma, infatti, è stata costretta a terminare la partita di Udine (diciotto minuti più recupero) domani sera alle 20, mentre il recupero di Atalanta-Fiorentina (rinviata lo scorso 17 marzo a causa del malore che colpì il dg della Viola Joe Barone, scomparso poche ore dopo) non ha ancora una data in calendario e probabilmente potrebbe slittare addirittura dopo la fine del campionato, falsando in pratica la classifica finale. L'unico vantaggio dei giallorossi è quello di giocare, ad oggi, una gara in meno vista la semifinale di ritorno che l'Atalanta disputerà domani sera al Gewiss contro la Fiorentina in Coppa Italia.
Per il resto solo pochi minuti per provare a strappare tre punti al Friuli (risultato fermo sull'1-1 al momento dello stop di Pairetto) e altre cinque gare di campionato decisamente più complesse rispetto alla propria avversaria con la quale giocherà lo scontro diretto a Bergamo a metà maggio (probabilmente di lunedì visto che entrambe sono in semifinale di Europa League e il 9 saranno in campo). Napoli, Juventus, Genoa ed Empoli per la squadra capitolina con le trasferta al Maradona e al Castellani. Mentre la Dea affronterà Empoli, Salernitana, Lecce e Torino con due soli viaggi a Salerno (praticamente in B i granata) e al Via del Mare. Tanti quindi gli scontri diretti per DDR che da qui a venti giorni, compresa la doppia sfida col Bayer Leverkusen che rappresenta una via alternativa per riguadagnarsi la Champions, si gioca la possibilità di tornare nell'Europa che conta di più, che sulla sponda giallorossa del Tevere manca dal 2018.
Quest'anno, peraltro, l'Italia ha guadagnato un posto potendo qualificare cinque squadre, ma comunque la Roma è a rischio. Certamente pesano tanto i soli 29 punti conquistati nelle prime venti gare, dato che il rendimento dell'ex Sedici in panchina è ampiamente da Champions. Ma alcuni limiti strutturali della rosa restano, e il brutto ko col Bologna in casa li ha rimessi a nudo. Il doppio impegno logora fisicamente i titolari che anche con il nuovo corso tecnico hanno sempre faticato nella terza gara settimanale, rischiando spesso scivoloni pesanti (i pari di Firenze, Lecce e Udine - seppur da completare - e i primi tempi opachi con Frosinone, Torino e Sassuolo). Mancano alternative valide per poter permettere di ruotare la squadra con senso logico, e alcuni calciatori sono colpevolmente insostituibili e non consentono scelte all'allenatore. Testa già al Friuli e voglia di combattere fino all'ultima gara. Ma ora alla Roma serve quasi un miracolo Champions.