19/09/2024 08:55
IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Quando domenica ho spento la tv pensavo di non vedere una cosa peggiore di Di Canio che difendeva da solo la Roma: fino a ieri mattina. Nel comunicato dell’esonero c’è scritto: “A Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso…”. Cioè tu – tu generico – stai cacciando De Rossi di casa mentre gli dici pure che è casa sua? Se non è casa di De Rossi di chi è? Della Roma? Sì, appunto e ieri da lì avete tirato giù una bandiera. Le bandiere si rispettano, non si usano come coperte per coprire il buco della ferita dall’esonero di chi aveva vinto due coppe in un anno e che era fastidiosamente popolare. (...) Una cosa Daniele: questo sogno che t’hanno fatto vivere troppo presto, te l’hanno tolto talmente troppo presto che immaginarti un giorno sulla panchina della tua vita non solo torna possibile, ma persino probabile. Cinque-dieci-vent’anni ma ricapiterà. E magari quel giorno ti chiamerà qualcuno perché crede in te non per tappare un buco, ti chiameranno per come alleni i tuoi giocatori, in campo e fuori, non per rubarti l’effige di bandiera e poi stracciarla, ti chiameranno e anche noi, anche io finalmente potrò godere di quel momento e non ritrovarmi come il 16 gennaio senza la possibilità di elaborare un “lutto” (sportivo, s’intende) che non sapevo se essere il tifoso più ferito del mondo, perché mi stavano togliendo il mio allenatore, o il più felice, perché mi stavano dando un sogno di allenatore. Dopo una vita da romanista e da “derossista” mi hanno fatto sentire quasi in colpa con te perché nel giorno in cui tu realizzavi un sogno che non era solo tuo, ma anche mio, ero ancora triste per Mourinho: è stata la cosa più imperdonabile. Almeno fino a ieri, persino peggio di aver visto domenica sera soltanto Di Canio difendere la Roma. Sappi che sei stato speciale anche in questo addio: l’ultima tua immagine con la Roma è di te che corri via, lontano da una decisione sbagliata, da una situazione sbagliata, espulso dal campo. Anche ieri ti hanno cacciato dal campo, dopo una decisione sbagliata, dentro una situazione sbagliata, e mi piace pensare che te ne sia andato di corsa via fiero con la Roma in vantaggio.