16/10/2024 07:34
LEGGO (F. BALZANI) - Un mese di cura Juric e un big match che non si può fallire più. La Roma ieri è tornata al lavoro in vista della sfida con l'Inter di domenica sera all'Olimpico. In questi giorni di sosta il tecnico croato (sbarcato il 18 settembre) è rimasto a Trigoria giorno e notte e avuto modo di lavorare con più serenità nonostante l'assenza di qualche nazionale. In questi trenta giorni, infatti, Juric si è trovato catapultato in una realtà scossa dall'esonero di De Rossi e con un ritmo di una partita ogni tre giorni. Il tutto con in un clima di contestazione e spesso senza l'apporto della stella Dybala. Il cammino in serie A è stato positivo (7 punti su 9), ma ora arriva il mese più duro a livello di impegni, a partire da quell'Inter che Juric non ha mai sconfitto in carriera. La società ha fatto sapere che la sua posizione è ben salda, ma l'ombra del ritorno di De Rossi è sempre presente. Il croato in questi giorni ha lavorato su due concetti base: la lucidità sotto porta e la marcatura sulle palle preventive che ha portato a qualche distrazione di troppo in difesa. Intanto si è assistito a una rivoluzione nello stile di gioco. La squadra ha abbracciato un calcio più aggressivo, come dimostrato dall'aumento impressionante del pressing, che è passato dal 37.4 dello scorso anno e all'87.0 con Juric. Dall'altra parte però, questo pressing intenso ha portato con sé alcune debolezze: la fisicità della squadra è calata drasticamente (35.1) così come la capacità di concretizzare sotto porta: il percentile dei gol realizzati è crollato dal 75.6 della stagione 2023/24 al 40.5 attuale. Su quest'ultimo aspetto ci si aspetta una scossa proprio da Dybala che ieri ha forzato il lavoro individuale. Se tutto va bene oggi è in gruppo. Di ritorno a Trigoria dopo le Nazionali anche Kone e Dovbyk. L'ucraino ha avvertito una leggera infiammazione al ginocchio ma stringerà i denti per la sfida all'Inter. Oggi, infine, tavolo tecnico in Comune per discutere del progetto stadio a Pietralata.