Avanti con Juric

06/11/2024 09:01

IL TEMPO (L. PES) - Juric resta in sella, almeno fino a che i risultati lo assisteranno. Ma il tecnico croato, che oscilla tra conferme a tempo e notti in bilico, potrebbe anche arrivare a giugno traghettando la Roma in acque sicure, ma inevitabilmente abbandonando qualsiasi sogno europeo. Dan Friedkin ha deciso e ieri, dopo un paio di giorni di riflessione ha sciolto le riserve confermando il croato ma chiedendo, allo stesso tempo, un cambiamento dei risultati. La proprietà si è detta non contenta dei risultati attuali ma assicura di osservare l'evoluzione dei risultati che porta, per ora, a confermare l'allenatore scelto per il post De Rossi. La trasferta europea in Belgio con l'Union Saint-Gilloise e la gara di domenica all'Olimpico col Bologna saranno già due esami importanti per Juric, consapevole che un eventuale fallimento obbligherebbe, di fatto, la proprietà a prendere decisioni drastiche.

Ma se il tecnico dovesse superare la sosta, la sensazione è quella che ci possa essere una possibilità concreta che, tra un risultato positivo e una caduta, l'ex Toro possa arrivare fino a fine corsa sulla panchina giallorossa. La rincorsa, per vare motivazioni, appare complicata, ma ovviamente non bisogna rischiare di scivolare in acque troppo torbide, e per questo la proprietà non è ancora giunta a maturare la decisione del secondo esonero in meno di due mesi. Da una parte c'è una mancanza di alternative convincenti (la storia con De Rossi è considerata un capitolo chiuso), dall'altra la volontà di attendere per pianificare (nuovamente) una ripartenza a tutti i livelli. La nomina del Ceo, che dovrebbe arrivare al più tardi prima della fine dell'anno anche se i colloqui sono ripresi dopo la forte candidatura di Antonello, è un tassello fondamentale per capire la direzione e condividere le scelte sulla guida tecnica.

I Friedkin, scottati dalle recenti esperienze, opteranno per una scelta più vicina alle dinamiche del calcio italiano e che possa aiutarli a mediare alcune scelte. Nel frattempo, però, c'è una stagione da salvare e Juric resta appeso in ogni caso ai risultati. Le liti post Fiorentina, almeno per il momento, non sembrano aver risolto granché. La svolta appare lontana (anche se a Verona in effetti la produzione offensiva è aumentata) e alcune distanze tra le richieste e le possibilità (o volontà in alcuni casi) dei calciatori. Il dodicesimo posto (analogo nei punti al rendimento di vent'anni fa quando a Trigoria si avvicendarono cinque allenatori e il rischio della retrocessione accompagnò i giallorossi fino alla penultima giornata) deve necessariamente indurre la squadra a un cambio di marcia, a cominciare dalla gara prima della sosta. Visto che dopo la pausa nazionali la Roma è attesa dal terrificante trittico Napoli-Tottenham-Atalanta, con i primi due impegni in trasferta. Juric resta al comando, ma se la rotta non cambia la conferma si trasformerà presto in un addio.