Hermoso e Ndicka restano a Roma. Finalmente è l'ora di Hummels

07/11/2024 08:10

Il purgatorio è finito. Anche la diffidenza, le battute, l'incredulità, le frasi sibilline sui social per non giocare mai. Oggi Mats Hummels partirà titolare per la prima volta vestendo la maglia della Roma. il calendario recita 7 novembre, sono trascorse già 14 partite tra campionato e coppe e il tedesco, che soltanto cinque mesi fa giocava da protagonista la finale di Champions per poi essere premiato come miglior difensore della competizione, ha racimolato finora la miseria di 24 minuti. Poco più di metà tempo nella grandinata di Firenze, con la squadra in 10 già sotto 4-1. Il tempo di entrare, guardarsi intorno, riconoscere i volti dei compagni stravolti, e il destino ci mette lo zampino con quel colpo di testa alle spalle di Svilar. (...) Fa un po' sorridere per un campione del genere dover ripartire a 35 anni, ma tant'è. Perché sinora non è finito soltanto dietro a Mancini, Ndicka e l'altro centrale arrivato in extremis, a mercato chiuso, Hermoso. Ma quando c'è stato da cambiare, da far respirare qualcuno dei due centrali a fianco dello stopper, Juric gli ha sempre preferito Angelino e addirittura Celik. Del resto il tecnico è stato chiaro: vede Ndicka centrale e Hummels come suo sostituto. Ergo, se sta bene l'ivoriano gioca e Mats fa panchina. Ora, l'indisposizione improvvisa di Evan regala una maglia da titolare a Hummels. Chissà che non bastino questi 90 minuti per cambiare le convinzioni del tecnico. (...) La curiosità di vedere finalmente il campione tedesco è forte. Trentasei anni a dicembre non ha più tempo da perdere. Il fatto che non giochi nella ama non è passato inosservato. Un paio di club tedeschi hanno bussato alla sua porta a gennaio e anche in Italia la Juve, che deve rimpiazzare Bremer, ci ha fatto un pensiero. Possibile però che una difesa che tra Firenze e Verona ha subito 8 reti possa privarsi così a cuor leggero di un calciatore dell'esperienza e della qualità del tedesco? Questa sera ci sarà una prima risposta. (...)

(Il Messaggero)