19/01/2025 08:32
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Sei vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. È questo lo score della Roma dall'arrivo di Ranieri in panchina, riuscito a capovolgere una situazione drammatica e a risollevare una squadra ai minimi termini dopo l'era Juric. Ma i freddi numeri - 1,75 punti a partita, 26 gol fatti e 13 subiti - non riescono a fotografare al meglio il lavoro dell'allenatore da quando ha ereditato la panchina a novembre. Il primo merito, oltre ad aver riportato i giallorossi nella parte sinistra della classifica, è aver recuperato al meglio diversi senatori: Paredes, Hummels e Dybala sono letteralmente rinati sotto la sua guida e specialmente la Joya è tornato ad essere un calciatore utile e decisivo per tutto l'arco delle partite. In attesa che scatti l'ormai certo rinno-vo contrattuale, per il quale bastano al massimo altri quattro match da titolare (considerando una Roma in finale in entrambe le coppe), il numero 21 si è preso la squadra sulle spalle ed ha ritrovato smalto fisico e sorrisi. Regalando con il Genoa un'altra prestazione da vero leader. Altro merito di Ranieri è quello di aver resto lo Stadio Olimpico un fortino, con quattro vittorie di fila in campionato e altri due successi con Sporting Braga e Sampdoria. Con in generale buone dimostrazioni di una manovra fluida e
votata a creare diverse occasioni da rete. Il passo successivo sul quale si sta concentrando il testacci-no è riuscire ad ottenere gli stessi risultati anche in tra-sferta, a partire dall'impegno in Europa League con l'AZ Alkmaar, una sfida decisiva per cercare di approdare al turno successivo senza passare per gli spareggi (l'ottavo posto dista due punti). Altro ostacolo fuori casa complicato è quello in programma il 5 febbraio a Milano, con la gara secca di Coppa Italia contro il Milan che può regalare una semifinale e far arrivare la Ro-ma a sole tre partite da un trofeo. La cui conquista stra-volgerebbe indubbiamente il giudizio sull'intera stagione. L'altra nota dolente è il rendimento scadente di Pellegrini, che, nonostante il gol al der-by, non riesce a trovare continuità. Ma Ranieri lo ha schierato tre volte di fila da titolare e non ha affatto gettato la spu-gna nel lavoro, soprattutto psicologico, con il capitano. Così come continua a spingere per rendere Dovbyk ancora più utile durante la fase d'attacco. Ranieri si sta concentrando pure sul mercato, da cui si aspetta 2-3 innesti. Il primo sarà quasi sicuramente Rensch: la trattativa è alle battute finali. Poi continua la caccia a Frattesi e ad un centravanti di scorta. L'operazione Gollini prima di domani non subirà passi in avanti (su Ryan c'è anche l'Al Shabab).