08/02/2025 10:20
IL TEMPO (L. PES) - Un po' allenatore, un po' dirigente. Un po' incendiario, un po' pompiere. Claudio Ranieri alza il muro a difesa della proprietà, cercando di compattare un ambiente deluso (ma non di certo ostile) ma soprattutto riportando tutti con i piedi per terra spiegando affannosamente i limiti del club dettati dal Fair Play Finanziario. Il senso del discorso è semplice quanto avvilente: i soldi ci sono, ma non possiamo spenderli. Chiede tempo e pazienza il tecnico giallorosso, soddisfatto del mercato a dispetto delle spese contenute. "Quello che ho detto sui Friedkin è vero: hanno speso una barca di soldi. Qualcuno può dire: "Li hanno spesi male". Posso condividere, non li hanno spesi bene, non voglio fare il difensore di nessuno. L'aspetto fair play finanziario è tutt'altra cosa. Hanno un tetto che non si può oltrepassare. Questo vale per quest'anno e per il mercato di giugno e forse anche di gennaio 2026. Tutto questo, se si riesce ad aumentare le entrate e diminuire le uscite".
Tutto vero. Il settlement agreement sottoscritto con la Uefa nell'agosto 2022 limiterà ancora la Roma per almeno un anno. Ci ha messo la faccia Ranieri, anche se forse potrebbero e dovrebbero spiegarlo altri dirigenti, anche tornando sui suoi passi rispetto a qualche promessa fatta sulla parola dei Friedkin. Serve pazienza, ma anche lavoro. I limiti dei paletti finanziari possono essere superati solo con i risultati sportivi e con l'abilità di saper abbattere i costi trovando risorse futuribili. Per questo il mercato di gennaio secondo l'allenatore ha avuto il suo senso, ma andrà supportato anche con la scelta di un successore aderente, senza voli pindarici. La rivoluzione di gennaio? "Nessuno me ne ha mai parlato" liquida brevemente. Poi c'è il campo. La delusione della Coppa Italia, secondo Sir Claudio, è solo una questione tecnica, non mentale. "Non può essere mancato qualcosa a livello psicologico, ci stavamo giocando un turno di coppa. Anche oggi ho fatto i complimenti ai ragazzi per un motivo semplicissimo, si lotta fino in fondo, non mi interessa il risultato".
Dai complimenti alle vacanze. Hummels e Paredes non ci saranno a Venezia per esplicita richiesta di Ranieri. "Gli ho dato vacanza perché questi poveri ragazzi con De Rossi giocavano poco, con Juric giocavano poco, con me hanno giocato tanto". Due leader affaticati ma importanti assenti per una gara che il tecnico reputa fondamentale. "Adesso andiamo a Venezia, per voi è una partita facile, è penultima in classifica. Lì, già l'ho detto, voglio vedere la Roma. Adesso la voglio vedere. Io non ero preoccupato dell'Eintracht, del Napoli, del Milan: sono preoccupato di questa. Qui voglio vedere il carattere". Contro i veneti qualche volto nuovo e un po' di calcoli per Oporto. Ma Ranieri ha aperto lo sguardo al futuro: la Roma, a tutti i livelli, non può più sbagliare.