17/12/2025 07:22
LEGGO (F. BALZANI) - L'ha iniziato Ranieri e lo sta finendo Gasperini. Il 2025 della Roma è di quelli da incorniciare anche se non porterà trofei. Col successo di ieri contro il Como, infatti, i giallorossi si sono riportati in testa nella classifica dell'anno solare con 76 punti. Due più dell'Inter, quattro più del Napoli. Tanta roba se si pensa che nelle prime 14 giornate della scorsa stagione la Roma aveva raccolto la miseria di 16 punti e si trovava a sole due lunghezze dalla zona retrocessione. Oggi sono trenta e ci sono ancora le sfide a due ex come Spalletti e De Rossi per chiudere ala grande l'anno e respirare aria di scudetto. Ma oltre ai numeri, che vedono anche la miglior difesa d'Europa, c'è la crescita di un gioco che contro il Como ha mostrato chiari tratti "atalantini": pressing a tutto campo, dominio nell'uno contro uno e riempimento dell'area avversaria. Ora manca solo qualche gol in più se si esclude il contributo di Soulè. Grazie all'assist per Wesley, l'argentino è diventato il quinto giocatore nato dal 2003 a contare più di 20 reti e più di 10 assist nei migliori 5 campionati europei. Il club è completato da Musiala, Wahi, Bellingham e Wirtz. Si attende il contributo della prima punta, ma un altro dato testimonia come la presenza di un vero numero nove faccia bene a tutta la squadra. Con Ferguson o Dovbyk in campo sono arrivate 8 vittorie su 9, mentre con il falso nove la Roma ha perso 4 partite su sei. Anche per questo si sta intensificando il pressing su Zirkzee lasciato in panchina da Amorim anche nell'ultimo turno di Premier. All'orizzonte si profila anche uno scambio Beto-Dovbyk con l'Everton.