31/08/2011 13:57
Scelta curiosa, se si pensa alle intenzioni di DiBenedetto e company, pronti a valorizzare la casella del merchandising per ottenere introiti extra per il bilancio. E quale testimonial migliore se non il capitano, il numero dieci, il campione del mondo, il primo per reti e presenze con questa maglia? Se fino ad oggi le magliette sono state vendute tutte (o quasi) con il nome di Totti perché cambiare tendenza, soprattutto che ora si esporterà il marchio Roma nel mondo? Se a Tokyo vedono l'immagine di Cassetti con la maglia nera e la cresta all'insù, rischiano di confenderlo per un eroe di Dragon Ball o qualcosa di simile. Stesso discorso può valere per la campagna abbonamenti, lanciata con un'immagine suggestiva della curva Sud. Buona per tutte le stagioni, per carità, ma forse non troppo convincente per una tifoseria delusa dalle ultime prestazioni della squdra. E il dato degli abbonamenti (ad oggi circa 16.000, minimo storico), ne è una chiara dimostrazione. Forse una foto del numero dieci con un messaggio promozionale sarebbe stato migliore. Ma Totti per la nuova proprietà non ha speso ancora una parola. Se non quelle acide di inizio stagione: "Gli americani non li ho mai visti, spero che abbiano lavorato bene". Solo Sky ha utilizatto "San Totti" per i suoi lanci pubblicitari. Un ritorno al passato, visto che lo scorso anno gli avevano preferito Vucinic.
Tiziano Riccardi