Il Parma di Guidolin

19/12/2009 16:19

 

IL TECNICO Dopo il brillanti esordi vicentini e le rocambolesce prove fornite come tecnico del Palermo ( esonerato e richiamato alla guida tecnica per ben quattro volte) allena il Parma dalla scorsa stagione squadra con la quale ha riconquistato la serie A. Per la sua propensione ad un atteggiamento difensivista, Francesco Guidolin può essere considerato il classico allenatore della scuola italiana del “Catenaccio”, strategia che si pone innanzitutto come primo obiettivo quello di non prenderle e poi di far male in contropiede.

 

IL MODULO Questo suo credo è ben visibile anche nel Parma dei miracoli di questa stagione spesso schierato con una difesa a 5 che costringere l’avversario a spostare il gioco nella zona centrale del campo visto il forte intasamento delle corsie esterne. I tre incursori di centrocampo sono quelli che si sobbarcano il lavoro maggiore perché devo essere abili a rubare palla e servirla alle due punte e allo stesso tempo darsi da fare anche in fase di ripiegamento difensivo.

 

LA FORMAZIONE Nel corso dell’estate la coppia Ghirardi-Guidolin è riuscita a mettere su una rosa composta dal giusto mix di giovani ed esperti: in difesa spicca su tutti il nome di Christian Panucci, grande ex della partita ed in grado sia di comandare con il giusto piglio i movimenti difensivi, sia di riproporsi efficacemente in attacco la cui vena realizzativa e nota. Accanto a Panucci operano Lucarelli A. e Dellafiore entrambi ottimi marcatori, mentre sulle fasce il compito di dare il là alle cavalcate offensive è affidato a Zaccardo tornato quest’anno dopo l’esperienza tedesca al Wolfsburg e Castellini. A centrocampo la sostanza di Morrone e la qualità di Galloppa (altro ex di turno questo, lasciato frettolosamente partire in cambio della coppia del buco Artur-Loria ) e Dzemaili creano la giusta cerniera tra difesa ed attacco. Proprio quest’ultimo reparto sta dando i frutti migliori grazie alle ottime prestazioni dell’evergreen Nicola Amoruso, uno che è riuscito a segnare un po’ ovunque nel corso della sua carriera, intorno al quale ruotano a turno Paloschi, giovane dalle qualità molto inetessanti, Bojinov tornato in Italia dopo la non esaltante esperienza inglese e Lanzafame anche quest’ultimo in cerca di rivalsa. Tra i pali prende posto Mirante, giovane proveniente dal vivaio juventino autore di buone prestazioni ma ancora in attesa dell’espolsione definitiva.

 

Davide Liberatori