Il Novara di Tesser

03/11/2011 13:22

LA SOCIETA’ – Lo scorso 12 giugno, come i tifosi giallorossi ricorderanno, la Roma Primavera conquistò lo scudetto nella finale contro il Varese. Un giorno di festa per i ragazzi di Alberto , che celebravano la vittoria del tricolore sul campo di Pistoia. Negli stessi istanti si festeggiava anche a Novara, dove la squadra di casa batteva per 2-0 il Padova nel ritorno dei playoff di Serie B, strappando il biglietto per il ritorno in Serie A dopo cinquantacinque anni di assenza. Era infatti datata 1956 l’ultima partecipazione dei novaresi al massimo campionato italiano. Praticamente dai tempi di Silvio Piola, giocatore più rappresentativo nella storia del club piemontese. Un risultato storico per la società attualmente presieduto da Carlo Accornero, che dopo essere sprofondato fino al limbo dei campionati interregionali è tornata nel calcio che conta

L’ALLENATORE – Una doppia promozione dalla Lega Pro alla Serie A nel giro di due anni, un impresa che nel recente passato era riuscita anche a e Lecce. Primo posto con quattro giornate di anticipo nell’ex Serie C1 nel 2009-2010 e lo scorso anno un terzo posto nella serie cadetta, prima della cavalcata vincente nei playoff. Artefici di queste due straordinarie annate sono stati l’ex ds Pasquale Sensibile (il cui nome è circolato per molto tempo come possibile dirigente giallorosso ) e l’allenatore Attilio Tesser. Per il tecnico veneto è la terza esperienza nella massima serie. La prima apparizione, la stagione 2005-06 alla guida del Cagliari, è stata fugace e non particolarmente felice, visto che venne esonerato a seguito della sconfitta casalinga con il Siena nella prima giornata di campionato. “Un esonero senza logica”, come ammise lo stesso Tesser prima del ritorno da avversario al Sant’Elia. La seconda occasione, sulla panchina dell’Ascoli, è stata più duratura ma i risultati furono oltremodo scarsi: 4 punti in 11 partite, prima di essere sollevato dall'incarico. In mezzo altre due esperienze in Serie B sulle panchine di Mantova e Padova, entrambe concluse con esoneri a stagione in corso



LA SQUADRA – Quest'estate il Novara ha lavorato molto sul mercato per costruire un organico (che conta ben sette 'reduci' delle stagioni in Lega Pro) adatto per la salvezza. Attualmente i piemontesi, con 7 punti, navigano nelle parti basse della classifica, nonostante un buon inizio di stagione di cui la storica vittoria contro l’Inter ne è l'emblema. Ma il successo con i nerazzurri resta l’unico ottenuto finora: competano il quadro momentaneo della stagione novarese quattro sconfitte e quattro pareggi, tutti ottenuti in rimonta, contro Chievo, Catania (un rocambolesco 3-3), Siena e nell'ultimo turno contro il Lecce. Contro la Roma Tesser, che non potrà contare su molti effettivi fuori per infortunio, schiererà il suo consueto 4-3-1-2. Davanti a Fontana, che prende il posto dell’infortunato Ujkani, giocheranno Morganella, Paci (ancora in dubbio per la gara contro i giallorossi), Centurioni e Gemiti, mentre Marianini, Rigoni e Porcari comporranno la linea mediana novarese. In attacco Meggiorini e Jeda, con Morimoto come possibile alternativa, assistiti dal trequartista Mazzarani

EX - L'unico ex della partita non scenderà in campo ma guarderà la sfida dalla panchina. Si tratta di Mark Tullio Strukelj, 'secondo' di Tesser che nella sua carriera da calciatore ha vestito anche la maglia giallorossa. 11 presenze in campionato nella stagione 1983-84 per Strukelj, che giocò uno scampolo della triste finale di Coppa Campioni contro il Liverpool, subentrando a Toninho Cerezo al minuto 115

Daniele De Angelis