Il Lecce di Cosmi

06/04/2012 17:04

CALCIOSCOMMESSE – In una vecchia intervista, un tifoso barese dichiarò ad un ingenuo cronista: “Il derby pugliese somiglia alla guerra tra israeliani e palestinesi”. A quanto risulta, Masiello, dalla Philadelphi Route, ha concesso un’autorete agli eterni rivali salentini. Ma Semeraro senior ci tiene a ribadire che il suo Lecce “ha vinto sul campo”. Piuttosto provato, il fu patron giallorosso ha aggiunto: “Stiamo subendo un massacro mediatico ingiustificato”. Il binocolo da Roma mostra una realtà colpita quanto sgomenta: il leccese Benassi, che si è dichiarato estraneo a tutta la vicenda, è stato comunque sentito a Roma il 28 marzo. La nube tossica, che avvelena ma non uccide ancora questo sport, potrebbe rappresentare l’exit strategy utile alla bisogna: gli sviluppi della vicenda calcio scommesse potrebbero prevedere sanzioni e penalizzazioni in classifica anche per l’annata in corso. La corsa alla salvezza, terminata la curva di fine campionato, vedrà il suo sprint finale nella polvere di un archivio o di un tribunale.

15 EURO – Tornando a Noi. L’ambiente al ‘Via del Mare’ si preannuncia incandescente: la società salentina ha chiamato a raccolta la propria tifoseria, applicando tariffe popolari ai biglietti di ogni settore. Esclusi, nemmeno a dirlo, i biglietti del settore ospiti: non è intenzione di chi vi scrive entrare nel merito delle politiche di botteghino, ma va detto che lo stesso posto, alla stessa distanza in linea d’aria dal campo, costa ad un romanista 20 euro, ad un leccese 5. Una differenza da 15 euro, a chi legge lasciamo il giudizio.

CALCIOGIOCATO – Si conoscono? Non proprio. Lui non conosce l’Altro, mentre l’Altro ha studiato e conosce Lui(s). Non possiamo essere sicuri che nelle teche del B tengano ancora gelosamente conservate le cassette del Perugia 2000-2004, dove era approdato per espiare il grifon peccato tanto ingiustamente commesso quel 14 maggio 2000; Cosmi ha invece osservato con attenzione la Roma di Luis Enrique. Ha marcato visita in quel di Brunico: il 20 luglio la coppola perugina si presenta in Alto Adige per questo asturiano che tanta curiosità ha suscitato e ancora suscita nel calcio italiano. Subentrato in corsa, Cosmi sta senza dubbio ottenendo risultati soddisfacenti con il suo Lecce e la media punti ne è chiaro indice: Di Francesco viaggiava su una media di 0,60 punti a partita, mentre la gestione del tecnico perugino si assesta sul 1.18, quasi il doppio.

Tatticamente il copione sembra scritto: il Lecce ha perso 7 gare delle 15 giocate in casa, riuscendo a vincerne solo 2. Il 3-5-2 di Cosmi è il rompiscatole perfetto in trasferta: difesa statica ma fisicamente attrezzata, grande velocità sugli esterni e centrocampo di rottura impongono prudenza agli avversari di turno. Se difendersi è l’arte della trasferta per le squadre che si devono salvare, la produzione di gioco diventa fondamentale tra le mura amiche. Il gap con le squadre già salve è proprio questo, numeri alla mano: le vicine di classifica , e Parma hanno vinto 6-7 volte nel proprio stadio, a fronte delle sole 2 già citate dei salentini.

SINGOLI – Il 3-5-2 di Cosmi ha le sue armi maggiori nella ‘quantità’ del centrocampo e nell’estro di Cuadrado e Muriel. Quest’ultimo, di proprietà dell’Udinese, sta lasciando a bocca aperta tutta la Serie A: Pozzo si sfrega già le mani guardando questo gioiellino, classe ’91, crescere in Salento. Previsto traffico in mezzo al campo: Giacomazzi, Blasi e il sempreverde Delvecchio affilano unghie e tacchetti per contrastare il fraseggio giallorosso. In difesa sembra latitare la qualità: Tomovic e Miglionico vanno in grande difficoltà se presi in velocità e nell’uno-contro-uno. 

(EX) ROMANISTI – Obbligatoriamente, il ‘Forza Roma’ nel sottopassaggio dell’Olimpico in quel Lazio-Perugia del 23 novembre 2003 consegna Cosmi alla Hall of Fame dei cuori più giallorossi di sempre. Seppur originario del capoluogo umbro, il tecnico ex Livorno non ha mai fatto segreto delle sue simpatie calcistiche. Cambiando argomento, rispetto al concetto di simpatia, non si può non citare Manuele Blasi: il mediano leccese giocò appena cinque partita nella stagione ‘99-’00, nulla per essere ricordato lui da noi, abbastanza per ricordarsi lui di noi. Il clichè della partita della vita non lo scomodiamo, ma per info sui ‘romanisti’ rimandiamo a qui. Quasi romano anche Benassi, originario di Alatri: l’estremo difensore leccese vive un momento di grande forma e la scarsa efficacia della propria difesa mette in risalto le sue indiscutibili doti atletiche

Antonio Paesano