Il Verona di Mandorlini

28/08/2013 15:31

IL VERONA – Già nel 2012 l’Hellas sfiorò la promozione nella massima serie che sfuggi solo nei play-off. L’anno scorso ha centrato l’obiettivo grazie ad una squadra composta da individualità importanti per la B. Un mix di giovani interessanti e giocatori esperti che nel corso della stagione sono sempre stati aggrappati al treno promozione avendo la meglio sul Livorno nel finale conquistando la seconda posizione alle spalle del Sassuolo e, soprattutto, evitando i play off fatali 12 mesi prima. L’entusiasmo in à è alle stelle tanto che la dirigenza e il presidente Setti, complice anche la vittoria sul Milan, hanno deciso di riaprire la campagna abbonamenti che vanta già 16.000 tessere circa vendute. In serie A la gestione della squadra non è cambiata: ai giovani promettenti già in rosa, Jorginho e Martinho su tutti, sono stati aggiunti giocatori che nella massima serie sono di casa come Luca Toni, Massimo Donati e . Ma la campagna acquisti non si è fermata ai tre avendo aggiunto in rosa ragazzi importanti come Ezequiel Cirigliano (accostato in passato alla Roma), Jacopo Sala e Samuele Longo

MANDORLINI – Il tecnico di Ravenna è saldo sulla panchina veronese dal 2010: idolo del tifo, essendo subentrato a Giannini e avendo riportato il Verona in serie A dalla Lega Pro in soli tre anni. Ha plasmato la squadra secondo il suo credo tattico, quel che, nonostante una spiccata impronta offensiva, riesce a proteggere la difesa bloccando i centrocampisti. A questo è servito l’innesto di Donati al quale Mandorlini ha consegnato la posizione davanti i 4 difensori costringendo il regista Hallfredsson a spostarsi di qualche metro sulla sinistra disegnando le trame di gioco veronesi dal ruolo di mezzala. Dalla parte opposta rispetto all’islandese il terzo centrocampista è Jorginho: piedi da trequartista ha, infatti, il compito di appoggiare le punte in fase offensiva. Scrivi punte, si legge Luca Toni, il campione del mondo che nella à di Giulietta e Romeo sembra aver trovato una seconda giovinezza. Già tre gol in due partite ufficiali: il 17 agosto ha eliminato dalla coppa Italia il Palermo, la settimana scorsa ha rispedito a casa il Milan a 0 punti regalando l’intera posta al Verona. Ai suoi lati agiscono Martinho e . Nonostante condividano lo stesso ruolo, rispettivamente a sinistra e destra i due hanno compiti diversi: il serbo, ex , ha il dovere di andare sul fondo e imbeccare con i suoi cross Toni (vedi il secondo gol alla squadra di Allegri), al brasiliano Mandorlini concede più libertà di invenzione e di dialogo sullo stretto con i compagni.

EX – Un solo giocatore oggi al Verona ha giocato in passato con la maglia della Roma, ma Luca Toni i tifosi giallorossi se lo ricordano benissimo nonostante abbia calcato il terreno dell’Olimpico solo 6 mesi. Arrivato nel gennaio del 2010 l’attaccante contribuì con i suoi gol (5 in 15 presenze) alla rincorsa all’Inter che stava per regalare lo scudetto ai giallorossi sfumato solo per la sconfitta a sorpresa contro la Sampdoria. e dovranno stare attenti alle doti aeree del 9 veronese dato per finito troppo presto. D’altronde è un classe ’77 e un certo , nato nel 1976, sta ancora deliziando su tutti i campi della serie A…

Marco Iannelli