02/05/2014 23:05
LAROMA24.IT - Crederci. Da quando si è seduto sulla panchina della Roma, è stato questo uno dei diktat di Rudi Garcia. Non sarà l'uomo della Provvidenza, ma senza dubbio ha saputo dimostrare come con la fede la sua squadra sia riuscita a raggiungere traguardi importanti, a dir poco impensabili. Dunque, dopo aver spezzato la maledizione del Sant'Elia, il francese potrebbe sfatare un altro tabù dei giallorossi: la trasferta di Catania.
VERSO LA B - Dopo 7 anni in massima divisione, mai come quest'anno i siciliani rischiano di tornare in serie B. Un mercato forse troppo parsimonioso del presidente Pulvirenti, soprattutto dopo le partenze del Papu Gomez e di Ciccio Lodi, non ha fornito una squadra adeguata a Maran, esonerato dopo otto giornate per far posto a De Canio, prima di essere richiamato e cacciato nuovamente il 7 Aprile. Questa volta, però, viene messo a sedere sulla panchina rossoazzurra Maurizio Pellegrino, fino a quel momento coordinatore degli allenatori del settore giovanile.
Domenica si affronteranno due squadre che sognano l'impossibile: da un lato Garcia che, fino ad aritmetica certezza, non molla la corsa scudetto, dall'altro il Catania la flebile speranza di rimanere in Serie A. Infatti, incassando una sconfitta contro gli uomini del francese, gli etnei potrebbero rischiare la retrocessione matematica con due giornate di anticipo. Un rischio molto concreto, anche se i precedenti tra le due squadre potrebbero impensierire, e non poco, i più scaramantici tra i sostenitori giallorossi.
PRECEDENTI - Nella sua storia la Roma è andata di scena allo stadio Angelo Massimino, in 16 occasioni. Con 4 sconfitte e 9 pareggi, il bilancio della trasferta catanese non è favorevole ai capitolini, che sono riusciti a battere i padroni di casa solo 2 volte, 3 se si conta la sfida della stagione 2006-07. A seguito degli scontri nel Derby contro il Palermo che portarono all'uccisione dell'agente Raciti, la gara si giocò nel campo neutro di Lecce, dove i giallorossi si imposero per 2 a 0 grazie alle reti di Tavano e Vucinic.
Escluso questo precedente, l'ultima vittoria in terra siciliana della Roma risale alla stagione 1970-71, quando lo stadio si chiamava ancora Cibali. Un 2-1 in rimonta grazie alla doppietta di Del Sol permise ai giallorossi di ottenere la loro prima vittoria in Serie A a Catania, dato che il primo successo capitolino era arrivato in serie cadetta, nell'annata 1950-51, quando la partita fu decisa da una rete di Tre Re.
COME GIOCA - Sembrava difficile, ma anche con il ritorno in Sicilia di Lodi, il Catania è riuscito a far peggio rispetto al girone d'andata, avendo raccolto solo 10 punti. Ad eccezione di qualche sprazzo occasionale, come lo sfavillante 3-1 contro la Lazio del 16 febbraio, il 4-3-3 non sembra aver mai decollato o convinto in pieno. Però va considerato che è stata determinante l'incapacità di sapersi ripetere da parte di molti dei suoi calciatori.
Caso a parte Andujar, un portiere che si sta seriamente giocando la possibilità di andare ai prossimi mondiali con l'Argentina, essendo stato ormai scavalcato da Frison. In difesa Spolli non è più affiancato da Legrottaglie, ma da Rolin. Sulla fascia sinistra Marchese, passato al Genoa, è stato rimpiazzato da Monzon, mentre sulla fascia destra Peruzzi dovrebbe essere favorito al poliedrico Gyomber, che potrebbe partire ugualmente titolare come centrale di difesa, qualora Spolli non dovesse recuperare in tempo per domenica. La mediana è composta da Plasil e Lodi, più uno tra Izco e Rinaudo. In avanti, dall'arrivo di Pellegrino, Leto ha soffiato il posto a Castro, affiancando il 'toro' Bergessio insieme a Barrientos.
TUTTO PER TUTTO - Data la posizione in classifica, la sfida di domenica contro la Roma sarà forse l'ultimo treno per i padroni di casa. A -5 punti dalla quartultima, sarà inevitabile per Pellegrino tentare di strappare almeno un pareggio ai giallorossi, considerando che potrebbe non bastare qualora il Sassuolo o il Bologna battessero la Fiorentina o il Genoa. Il fattore campo rappresenterà forse il più grande ostacolo per la Roma, visto che la dirigenza catanese ha fissato prezzi popolari per i biglietti di tutti i settori dello stadio, a partire dalle curve e dalle tribune a solo 5 e 10 euro.
I tifosi siciliani, però, non sembrano credere all'impresa visto che, in segno di protesta, hanno chiesto di far scendere in campo la Primavera da qui alla fine del campionato. Un ambiente demoralizzato da una pessima gestione, a cui si aggiunge una profonda amarezza se si considera che il prossimo 24 maggio, quando sarà ormai definito il futuro del club, Diego Pablo Simeone, l'allenatore che nel 2011 lo guidò al record punti in Serie A, si giocherà la finale di Champions League contro il Real Madrid.
Gianluca Lippi