19/03/2016 17:30
LAROMA24.IT (Gianluca Lippi) - Sabato sera all'Olimpico l'Inter si giocherà il terzo posto contro la Roma. I padroni di casa, dall'arrivo di Spalletti, sono riusciti a risalire dalla quinta posizione fino a portarsi in zona Champions. L'essere a +5 dai nerazzurri, rende la sfida un match point, permettendo ai giallorossi di accontentarsi di due risultati su tre. Date le tante assenze tra le fila dei milanesi, difficilmente i capitolini non giocheranno per la vittoria.
MALEDETTO GENNAIO - Eppure la stagione dell'Inter faceva auspicare a obiettivi importanti dopo il girone di andata, terminato a 39 punti, a solo due lunghezze dal Napoli campione d'Inverno. Un mese di gennaio disastroso (con una sola vittoria, due pareggi e due sconfitte) e un mercato che ha rinforzato l'unico reparto che abbondava di soluzioni, cioè l'attacco (con l'acquisto di Eder), hanno risucchiato la squadra di Mancini in quinta posizione, rischiando di doversi accontentare della lotta per la zona Europa League.
SOLIDITA' PERSA - Nella loro partenza sprint, i nerazzurri hanno mostrato un calcio molto difensivista, riuscendo a imporsi spesso per 1-0 (ben 9 volte nel girone di andata). Punto forte dei milanesi è stata la fisicità dei suoi giocatori, soprattutto a centrocampo dove l'ex manager del City non ha mai disdegnato la compresenza di più centrocampisti di quantità come Melo, Medel e Kondogbia. Proprio il francese, insieme a Jovetic, sono stati gli acquisti meno convincenti del mercato estivo, contrariamente a Murillo che, con Miranda, ha costruito una coppia difensiva solidissima, capace di incassare solo 12 reti nelle prime 19 giornate. Un'alchimia che è andata a diminuire però. Complice l'assistenza non sempre puntuale dei terzini, nelle ultime 10 giornate l'Inter ha subito ben 15 reti.
CRISI DI IDENTITA' - Venendo da due vittorie consecutive, i nerazzurri sono più in crisi di identità che di risultati. Per ritrovare il mancato equilibrio, Mancini sta concedendo più spazio a Palacio e Brozovic, a discapito di Adem Ljajic (ancora di proprietà della Roma) e Felipe Melo. L'ex Genoa, diffidato contro il Bologna, non potrà prendere parte alla trasferta di Roma per via di un'ammonizione rimediata allo scadere contro la squadra di Donadoni. Non partirà neanche l'infortunato Icardi, che dovrà restare fuori dai campi per 20 giorni per via di una distrazione del collaterale mediale del ginocchio destro. Senza la sua unica prima punta, probabilmente i nerazzurri opteranno per un gioco attendista, non differente da quello dell'andata, quando l'attaccante argentino fu tenuto fuori per scelta tecnica. Questa scelta fruttò i 3 punti all'Inter, che si impose per 1-0 grazie a una rete dalla distanza di Medel dalla distanza (con la complicità di un non impeccabile Szczesny).
COME GIOCHERA' - Tra assenze e riconferme, l'undici che sceglierà Mancini potrebbe essere molto simile a quella della gara di andata. Nessuna variazione nel pacchetto difensivo, con Handanovic tra i pali, aiutato da Miranda e Murillo al centro della retroguardia e ai lati D'Ambrosio e Nagatomo. In mediana, non ci potrà essere Guarin ad affiancare Medel e Brozovic, essendo stato ceduto allo Shanghai Shenhua durante l'ultima finestra di mercato. Spazio dunque a Felipe Melo, che deve stare attento alla concorrenza di Kondogbia. Come nel match del 31 ottobre scorso, Perisic e Ljajic dovrebbero partire dal primo minuto, con Eder a sostituire Jovetic, reduce da una contrattura al polpaccio sinistro. L'ex Sampdoria, ancora a secco dal suo trasferimento a Milano, potrebbe essere una spina nel fianco per i giallorossi. Con la maglia blucerchiata, infatti, si rese autore di una prestazione maiuscola contro la Roma di Garcia, trasformando una punizione e propiziando la sfortunata autorete di Manolas.