13/03/2016 15:20
LAROMA24.IT (Francesco De Sio) - Ottenuto il terzo posto solitario grazie al settimo successo consecutivo in campionato, per la Roma è il momento di mostrare maturità dal punto di vista psicologico. Il diktat spallettiano è implicito ma chiaro: tenere a distanza Fiorentina ed Inter e provare ad accorciare sul secondo posto sfruttando un eventuale passo falso del Napoli, distante 5 lunghezze. La trasferta di Udine sulla carta rappresenta un ostacolo tutto sommato abbordabile, ma le pericolose acque in cui navigano i friulani, le fatiche dell'ultimo martedì di Champions e qualche assenza di troppo potrebbero complicare notevolmente i piani dei giallorossi.
L'ALLENATORE - La gara con la Roma rappresenterebbe l'ultima spiaggia per mister Stefano Colantuono. Il tecnico romano (e romanista dichiarato) sta guidando l'Udinese in una delle stagioni più difficili dell'ultima decade della storia del club friulano. Le difficoltà del post Guidolin, il viale del tramonto imboccato da Totò Di Natale e un depauperamento generale del valore tecnico della rosa hanno fatto sì che i bianconeri siano per la seconda stagione consecutiva in piena lotta per evitare la retrocessione. Il pragmatismo e l'esperienza del tecnico ex Atalanta sembravano poter rappresentare l'ancora di salvezza ideale per una tranquilla stagione di metà classifica dopo il fallimento del progetto Stramaccioni. Colantuono sta pagando invece un rapporto ormai logoro con il patron Pozzo, il quale ha più volte criticato pubblicamente i metodi d'allenamento del proprio allenatore, e una stagione deludente di alcuni dei senatori della squadra, su tutti i difensori Danilo ed Heurtaux.
LO STATO DI FORMA - Il recente ruolino di marcia dell'Udinese è un'istantanea di tutte le difficoltà stagionali incontrate: appena 6 punti nelle ultime 10 gare, una sola vittoria ottenuta fra le mura amiche contro il modesto Hellas Verona e addirittura due sconfitte pesantissime sui campi di Carpi e Frosinone, la scorsa giornata. A causa dei pessimi risultati dell'ultimo scorcio di campionato, i friulani hanno visto ridursi la forbice di punti che li separa dalla terzultima piazza, occupata proprio dai ciociari, da un rassicurante +9 ad un allarmante +4. Il prossimo turno vedrà inoltre gli uomini di Stellone impegnati sul campo del Carpi; la necessità assoluta dell'Udinese sarà quindi quella di conquistare un risultato positivo contro la Roma per non rischiare di ritrovarsi, in caso anche di vittoria del Palermo, a un solo punto dalla linea rossa. La voce 'zero' alle caselle di gol fatti e vittorie dei bianconeri dall'inaugurazione della Dacia Arena, avvenuta lo scorso 17 gennaio, rappresentava forse lo spauracchio maggiore per l'ambiente giallorosso: almeno in questo senso proprio la vittoria sul Verona nell'ultimo turno casalingo ha scongiurato l'ipotesi che la Roma possa divenire la prima squadra ad uscire sconfitta dal nuovo impianto.
LA PROBABILE FORMAZIONE - Uno dei problemi di maggior rilievo riscontrati da Colantuono risiede nel passaggio dalla difesa a 3 storicamente utilizzata dall'Udinese, ad una linea difensiva composta da 4 uomini, più consona alle idee dell'allenatore romano. Nelle ultime uscite, per dare una scossa tattica ai suoi uomini, Colantuono ha addirittura proposto un audace 4-3-3 asimmetrico con Bruno Fernandes nelle insolite vesti di esterno d'attacco, a completare il reparto con i più abituali Di Natale e Thereau. Contro la Roma il tecnico bianconero sembra orientato a riproporre lo stesso schieramento: i muscoli di Hallfredsson andranno a fare da schermo al quartetto arretrato composto da due terzini dinamici come Widmer a destra ed Armero a sinistra (quest'ultimo in serrato ballottaggio con Ali Adnan), e dall'esperienza dei due centrali Danilo e Heurtaux a presidiare la porta del greco Karnezis. Il centrocampo sarà completato dalla qualità Kuzmanovic a fianco della quantità di Badu, già comunque autore di 4 realizzazioni in stagione. In avanti, come detto, proprio Bruno Fernandes fungerà da collante per supportare la zona mediana, mentre due punte agili e rapide come Di Natale e Thereau avranno il compito di spaziare favorendo i possibili inserimenti.
Fu proprio l'attaccante francese a siglare il gol della bandiera per l'Udinese nella gara d'andata, fissando il risultato sul 3-1 finale in quella che fu una delle gare più convincenti della gestione stagionale dell'ex tecnico Rudi Garcia. A proposito di ex, nelle fila dei padroni di casa mancherà l'unico giocatore ad aver indossato la casacca giallorossa: quell'Ivan Piris transitato per la capitale nella stagione 2012/2013 sotto la guida di Zeman fra pochissime luci e molte ombre. In Friuli il difensore paraguayano sembra aver trovato la sua dimensione ideale e almeno per questa volta, grazie alla squalifica per somma di ammonizioni, anche la paura del più improbabile dei "gol dell'ex" è rimandata.