Il Napoli di Sarri

03/03/2018 00:41

LAROMA24.IT (Federico Leoni) – Tecnica, geometrie, spettacolo e i complimenti di mezza Europa. È questo il di Maurizio Sarri, che in Serie A guarda tutti dall’alto verso il basso, e che, ad oggi, è stato capace di mettere in fila anche l’imbattibile . E sabato sera, in un San Paolo che si annuncia gremito, arriverà la Roma. Una squadra svuotata nell’animo e all’orlo di una crisi, che nel momento forse più delicato della stagione, se la dovrà vedere da sola, senza i loro tifosi, per i quali ancora una volta è stata vietata la trasferta.

PATTO NEL SEGNO TRICOLORE – Qualcuno storse il naso quando, in estate, De Laurentis non mise mano al portafogli. Il piano era chiaro: mantenere in toto l’intelaiatura forte della squadra e puntare finalmente allo Scudetto. I giocatori hanno fatto un patto: “o si vince, o si muore”; e per il momento sembra lo stiano rispettando a meraviglia. Basta guardare i numeri, da cui si intuisce facilmente la forza degli azzurri. 69 punti in 26 gare, come mai nella loro storia. È la squadra che ha perso di meno, dato che l’unica sconfitta stagionale risale allo scontro diretto contro la , quando al San Paolo si impose grazie ad Higuain.  Il solo cruccio che poteva portarsi dietro Maurizio Sarri era la fase difensiva. Reina e compagni, però, quest’anno hanno chiuso la saracinesca, con soli 15 gol subiti, al pari proprio dei bianconeri. Disavventure Europee a parte, i partenopei vengono da 10 vittorie consecutive in campionato, una striscia iniziata dal successo esterno contro il Torino dello scorso 12 dicembre.

RUI ALLA RISCOSSA – L’ex della sfida di sabato sarà Mario Rui, anche se è difficile parlare di ex. Il portoghese infatti fu molto sfortunato nella sua parentesi giallorossa, dato che durante il ritiro estivo, pochi giorni dopo il suo sbarco, si ruppe il anteriore del ginocchio sinistro, compromettendo di fatto la stagione. Appena 5 presenze spalmate in pochi minuti, è questo il suo bottino con la Roma. Fu Sarri, sue mentore fin dai tempi dell’Empoli, a volerlo all’ombra del Vesuvio. Sembrava la solita comparsata, ma dopo l’infortunio di Ghoulam, il portoghese ha preso fiducia, diventando uno dei titolari inamovibili. Stagione fin qui importante, arricchita da due gol, il primo con la Lazio, l’ultimo contro il Cagliari. Il suo futuro resta in bilico, intanto sabato è pronto a dimostrare una volta per tutte quanto la Roma si sia sbagliata a rinunciare a lui così facilmente.

LA FORMAZIONE – È un libro stampato questo . I meccanismi, le misure, le giocate sono ormai assodate da tempo. Sarri è un'integralista, e difficilmente cambia modulo e uomini. Si partirà sempre dal , con Reina a difesa dei pali. A destra c’è il dubbio Hysaj, il cui affaticamento muscolare sarà da valutare. Se non dovesse farcela è pronto Maggio. Dall’altra parte, come detto, stazionerà Mario Rui, mentre al centro della difesa, al fianco di Koulibaly, ci sarà la qualità e l’esperienza di Albiol. Zero dubbi anche per quanto riguarda centrocampo e attacco. In mezzo al campo si rivedranno Jorginho, Allan. Da valutare Hamsik, alla ricerca del 100esimo gol in Serie A, ma colpito dall'influenza. Confermati davanti Callejon, Insigne e Mertens. Le note positive arrivano proprio dal reparto offensivo, dato che tra i convocati potrebbe rivedersi quell’Arkadiusz Milik che manca ormai dallo scorso settembre.