06/04/2018 19:53
LAROMA24.IT – L’imperativo è ripartire subito. Il ko per 4-1 con il Barcellona rappresenta una punizione troppo severa per una Roma che necessariamente dovrà reagire e ritrovare stimoli per il match di ritorno. Ma c’è un pass per la Champions da riconquistare anche per l’anno prossimo. Un percorso che, con l’Inter che preme e la Lazio da affrontare tra due settimane, passa necessariamente per una bella prova sabato prossimo contro una Fiorentina che si è riscoperta anche lei in corsa per l’Europa.
NEL SEGNO DI DAVIDE – Un mese fa Firenze è stata sconvolta dalla tragica scomparsa di Davide Astori. Sarebbe stato il grande ex della partita se lo scorso 4 marzo il malore che lo ha colto nel sonno non si fosse portato via l’ex capitano viola. La reazione emotiva della squadra si è concretizzata nel rilancio delle ambizioni europee della formazione di Pioli, che ha proseguito la serie positiva iniziata due settimane prima, dopo il ko con la Juve. Una serie di 6 risultati utili consecutivi: un pareggio e 5 vittorie di fila, l’ultima mercoledì scorso nel recupero con l’Udinese. Punti pesanti che consentono alla formazione di Pioli di agganciare al settimo posto l’Atalanta (assieme alla Samp), a -4 dal Milan e in piena lotta dunque per un posto in Europa League.
BESTIA NERA – Risultati di tutto rispetto, considerando qual era l’umore di inizio stagione, con l’addio di Paulo Sousa, un progetto tecnico pienamente rivisto, una piazza in ebollizione e le voci di una possibile uscita di scena della famiglia Della Valle. Un progetto tecnico che nella mente di Pantaleo Corvino poteva ripartire da Eusebio Di Francesco, corteggiato da tempo prima del suo arrivo alla Roma. Nel più classico degli incroci, la scelta del ds viola è poi ricaduta su Stefano Pioli. Uno che anni fa poteva approdare in giallorosso (fu uno dei primi allenatori contattati da Sabatini nel 2012), che nella Capitale si è però fatto ricordare alla guida della Lazio. E che contro la Roma ha quasi sempre faticato. Gli scontri con i giallorossi in passato gli sono costati due esoneri: nel 2007 con il Parma e nel 2016 dopo un derby perso con i biancocelesti. E anche il ko della scorsa stagione all’Inter contribuì alla fine prematura della sua avventura in nerazzurro. Un solo successo per Pioli contro la Roma, datato 16 settembre 2016 (3-2 con il Bologna), il resto del suo bilancio conta 4 pareggi e 10 sconfitte e un ‘astinenza di punti che perdura ormai da 3 anni: il 2-2 nella stracittadina del gennaio 2015 è l’ultimo risultato positivo di Pioli contro la Roma.
FORMAZIONE – Per la gara di sabato Pioli sconterò due pesanti assenze. Mancheranno l’infortunato Milan Badelj, tra l’altro da anni ripetutamente accostato alla Roma. E poi uno stop per squalifica ad una delle punte di diamante dello scacchiere viola, quel Federico Chiesa che è stato una delle poche notizie liete delle ultime uscite della nazionale azzurra. Ma Pioli ha anche altre freccie al suo arco, in primis il ‘Cholito’ Giovanni Simeone, capocannoniere dei viola con 9 centri stagionali. Che all’andata, assieme al compagno di squadra Veretout, interruppe la serie di imbattibilità di Alisson che perdurava da 5 match consecutivi. Sarà lui il terminale offensivo del 4-2-3-1 di Pioli, supportato da Saponara, Eysseric e Benassi, con Cristoforo e Veretout in mediana. La linea difensiva davanti a Sportiello sarà composta da Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi.