LEGGERI: "Spalletti è un gigante, ora si è alzata l'asticella" - NARDO: "Forse ha un po' esagerato, la Roma era una non squadra due mesi fa"
10/03/2016 03:10
MASSIMO ASCOLTO BY NIGHT
La Roma non compie miracoli e viene eliminata dal Real Madrid. A guadagnare la scena, però, sono le parole di Spalletti nel dopo partita. "E' stato perfetto" dice Alessandro Angeloni. Per Ubaldo Righetti "dovrebbe essere il tecnico a scegliere il nuovo direttore sportivo". "E' un discorso che ha conquistato tutti, semmai succederà quello che ci auguriamo questo sarà il punto di partenza: basta con le belle sconfitte", il pensiero di Piero Torri.
Anche Max Leggeri loda Spalletti: "E’ un gigante, che si staglia sui ‘nanopensieri’ che albergano in questa città. Da ieri sera si è alzata l’asticella. Ora non basterà più una Roma bella, ma una Roma bella e vincente". Alessio Nardo, invece, precisa: "Due mesi fa, la Roma era una non squadra. Nei 180 minuti i giallorossi comunque ha fatto bene, forse sono state un'esagerazione le dichiarazioni del tecnico"
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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“ , rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- Ascoltando le parole di mister Spalletti, ho esclamato “Finalmente!”. E’ un gigante, che si staglia sui ‘nanopensieri’ che albergano in questa città, che rifiuta l’idea di questi ‘meravigliosi perdenti’. In 88 anni ci siamo assuefatti alla mediocrità e questo l’ho sempre detestato. Da ieri sera si è alzata l’asticella. Ora non basterà più una Roma bella, ma una Roma bella e vincente (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua)
- Credo che Spalletti sia rimasto contento della prestazione della squadra, anche se pubblicamente ha detto quelle cose. Fermo restando che ha mandato un messaggio: non è venuto qui per festeggiare i secondi posti o fare da comprimario illustre, ma per completare il lavoro che aveva lasciato in sospeso: vincere trofei più importanti delle sue due coppe Italia. Dzeko? Purtroppo, a questo punto, è una delusione acclarata. Sembra che non lo scalfisca quello che accade: un giocatore dovrebbe avere un po' di furore agonistico... (IACOPO SAVELLI, Rete Sport, 104.2)
- Forse Spalletti ieri era così arrabbiato perché si sono qualificate delle outsider come Wolfsburg e Benfica ai quarti e magari con un po' di fortuna nel sorteggio... (NOEMI PIERINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Su una sola cosa non sono d'accordo con Spalletti: bisogna sempre ricordarci da dove siamo partiti quando due mesi fa, prima che tornasse nella capitale, la Roma era una non squadra. Nei 180 minuti i giallorossi comunque ha fatto bene, forse sono state un'esagerazione le dichiarazioni del tecnico (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Ieri la Roma non ha segnato non perché è stata sfortunata ma perché gli manca l'occhio della tigre, la cattiveria. Ieri c'era gente che usciva dal campo che era contenta. La grande differenza tra Spalletti e Garcia si è vista ieri nel post partita. Garcia, dopo aver preso la goleada dal Barcellona, disse che ci poteva stare di prendere 6 gol dal Barcellona (EMILIANO DI NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Quelle di Spalletti sono parole forti. Forse un po’ troppo forti. Avrei fatto anche dei complimenti ai giocatori, che saranno stati anche orgogliosi della prestazione fatta (FABIO PETRUZZI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua)
- Dzeko, al momento, è un grosso flop, come lo è stato Iturbe. Da giocatori come lui è giusto pretendere qualcosa di più, è un top player. E invece non lo sta dando assolutamente. cno il Real è mancata la cattiveria giusta. Alla fine della partita avevo la sensazione che sia stata un'occasione persa. Spalletti? Secondo me ha mirato al campanile per colpire il campanaro, è un discorso che ha fatto molto più all'interno che all'esterno (CARLO ZAMPA, Rete Sport, 104.2)
- Spalletti, da ‘picconatore’, ha creato davvero un solco tra una dimensione assuefatta alla mediocrità e quella che deve essere la strada da seguire per avere una mentalità vincente. Ha davvero scritto il decalogo delle squadre vincenti (FRANCESCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua)
- Quando ieri sera Spalletti ha detto che non bisogna festeggiare dopo una sconfitta, avrei voluto abbracciarlo! Questa mentalità è stata trasmessa in passato da chi accarezzava i giocatori dopo che avevano preso 7 gol. E’ proprio la mentalità che va cambiata e ha toccato nel segno: dobbiamo far vedere che siamo la Roma anche su questi campi, non solo ad Empoli (LUIGI ESPOSITO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua)
- Secondo me Spalletti era convinto che Dzeko avrebbe spaccato la partita. Secondo me è la sua più grande delusione (FEDERICA AFFLITTO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 – La storia continua)
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- Con quelle frasi Spalletti ha voluto parlare un po’ a tutti quanti, anche agli addetti ai lavori. Credo che qualcuno, dopo quelle parole, abbia anche abbassato i voti nelle pagelle. Ha fatto benissimo, sono parole da condividere, quasi da stampare e mettere nello spogliatoio (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Spalletti è piaciuto a tutti e credo che questo sia il primo risultato del suo sfogo. Se mai succederà quello che ci auguriamo, credo che tutto comincerà da una triste notte madrilena. Per fare il gradino che manca alla Roma, il primo mattone è stato messo ieri sera: basta con le belle sconfitte (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Credo che Spalletti stia facendo un lavoro fantastico ma ha esagerato nei toni e nelle maniere. Non può pensare che in pochissimo tempo la Roma possa cambiare pelle, mentalità e spolverare la bacheca per metterci dentro dei trofei. Ci vuole tanto tempo. Serviva esprimersi in quel modo? (FABRIZIO ASPRI, Rete Sport, 104.2)
- Sono preoccupato perché Spalletti mi sembra faccia capire che è il solo a dire certe cose all’interno della Roma (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Ieri Spalletti è stato il migliore in campo con quelle dichiarazioni: ci siamo assuefatti alla mediocrità in questi anni (ALESSANDRO CRISTOFORI, Rete Sport, 104,2)
- Se metti Totti al posto di Dzeko, quei gol non li sbaglia. L’errore di Spalletti è stato non insistere sul gioco che finora aveva funzionato, con i tre “volanti” in attacco (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Se parliamo ancora di Totti che deve giocare, significa fare il suo male e quello della Roma: come fa a giocare a quei ritmi? (MASSIMO CAPUTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Il discorso di Spalletti è dedicato anche alla società: per stare a questi livelli ci vogliono anche giocatori più forti (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
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- Spalletti sta facendo un lavoro magnifico alla Roma, ma ieri ha dimostrato di poter essere fallibile: mettere Dzeko titolare è stato un errore evidente. Totti? Non credo rinnoverà, è stato lasciato solo (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Credo che ieri la Roma abbia mostrato quanto non possa essere ancora competitiva a certi livelli. Lo sfogo di Spalletti a fine gara? Ho avuto l'impressione fosse studiato ad hoc per evitare critiche sull'assetto iniziale della squadra, a mio avviso troppo squilibrato (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Su Dzeko mi sono arreso. Spalletti in relazione alla partita ha esagerato nelle dichiarazioni perchè non può non essere soddisfatto di quanto fatto. A lui non ha dato fastidio la partita ma ha dato fastidio quello che è successo al termine della partita. E' uno Spalletti maturato che vuole vincere a Roma, tutti devono seguirlo (AUGUSTO CIARDI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Ieri la Roma ha perso contro una squadra che di Real aveva solo il nome. E' stata una grandissima occasione sciupata, condivido la rabbia di Spalletti. Dzeko? In generale disastroso, ma a me ieri non è nemmeno dispiaciuto più di tanto (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- La Roma ha giocato una bella partita, i giocatori hanno dato tutto, compreso Dzeko. Nel calcio, però, esistono delle categorie: Salah è veloce come Robben, ma l’olandese poi segna anche. Il centravanti bosniaco credo sia il primo a voler andare via. Il gioco di Spalletti è il contrario di quello che preferisce il nove giallorosso (LUCA VALDISERRI, Rete Sport, 104.2)
- La Roma deve avere un grosso rimpianto per quello che non ha sfruttato ieri, non so quando ricapiterà di poter creare cinque nitide palle gol in casa del Real Madrid. E' un'occasione persa, anche se poi loro hanno Ronaldo che è un giocatore in grado di rompere qualsiasi tipo di equilibrio (XAVIER IACOBELLI, Radio Radio, 104,5, Mattino Sport & News)
- Al di là di qualunque tipo di analisi della partita, l'eliminazione di ieri porta due nomi: Pjanic e Dzeko, gli stessi responsabili dell'eliminazione della Bosnia contro l'Irlanda. Nei momenti importanti spariscono (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Alla fine è stato 2-0, il resto non conta nulla, i gol sbagliati fanno parte del gioco. Spalletti con le dichiarazioni di ieri ha dimostrato di essere un grande, anche se secondo me inserire Dzeko è stato un errore (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Spalletti ieri ci ha messo del suo nella formazione, ieri Totti con quelle occasioni avrebbe fatto meglio di sicuro. Non trovo giusto fargli giocare sempre gli ultimi venti minuti a risultato già ampiamente compromesso (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
- Non sono rammaricato, secondo me Spalletti ha ragione. Ieri è stato splendido, non mi aspettavo che arrivasse al post partita con tutta quella rabbia (ADRIANO SERAFINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Le parole di Spalletti di ieri nel post partita servono per ricaricare la squadra e prepararla alle prossime 10 partite di campionato (MARCO MADEDDU, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Con un Dzeko così ma non è meglio Totti centravanti? (MAURIZIO CATALANI, Rete Sport, 104.2)
- A questo punto, se Sabatini dovesse andar via, farei scegliere il nuovo direttore sportivo a Spalletti (UBALDO RIGHETTI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Ieri Dzeko era imbarazzante: oltre a sbagliare il gol rallentava continuamente la manovra (GABRIELE ZIANTONI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- La Roma ha fatto una partita da polli e hai giocato contro un Real Madrid che faceva tenerezza: che me ne faccio dei complimenti? Questa è una squadra che deve crescere anche sulle reazioni. Ieri potevi prenderne anche 7, se il migliore in campo è Szczesny. Spalletti è stato perfetto (ALESSANDRO ANGELONI, Rete Sport, 104.2)