CASANO: "La Roma sembra un grande gioco dell'oca" - DI CARLO: "Si sente grande in Europa, ma nelle Coppe non è nulla"
22/10/2016 04:00
MASSIMO ASCOLTO by NIGHT
Dopo il deludente pareggio per 3-3 arrivato contro l'Austria Vienna oggi l'etere romano analizza la poca capacità della Roma di mantenere la concentrazione a risultato acquisito. Per Mario Mattioli: "Una squadra diventa grande in questi frangenti, quando riesce a mantenere alta la concentrazione per tutti e 90 i minuti". Riccardo 'Galopeira' Angelini non riesce a giustificare la squadra: "Non eravamo concentrati è una giustificazione che non riesco ad accettare, i giocatori fanno solo questo nella vita, è il loro mestiere. Dopo aver sentito parlare di problemi di attenzione devo pensare che ha ragione Sabatini a dire che in questa squadra se si vince o se si perde è la stessa cosa".
A tener banco sono anche le difficoltà riscontrate in fase difensiva. "C'è un dato che è sconcertante: la Roma negli ultimi tre anni in Europa ha vinto tre partite. Che altro bisogna aggiungere?" dice Gabriele Ziantoni. "25 partite europee in questi 5 anni: 4 vittorie e 50 gol presi. In Europa, la Roma equivale all'Atalanta", il commento di Massimiliano Magni.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto" , rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- Come sempre la Roma si sente grande in Europa, quando in Europa non è nulla. E’ come quell’amico che inviti a casa e ogni volta ti rompe qualcosa. Non è possibile che quando sei avanti 3-1 con l’Austria Vienna la partita non sia finita e tu non dai questo messaggio agli avversari (ANDREA DI CARLO, Rete Sport, 104.2)
- Il problema non è tanto la mentalità o l'eventuale presenza di un dirigente in più, ci sono le squadre forti e vincenti e le squadre non forti e non vincenti: se sei il Real Madrid, il Bayern Monaco o la Juventus di sicuro non subisci questo tipo di rimonte. La differenza la fa l'essere o non essere una squadra forte… (MARCO VALERIO ROSSOMANDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- La Roma sembra un enorme gioco dell'oca, si fanno due passi avanti e tre indietro, senza un motivo, senza una spiegazione tangibile. Sono capaci di tutto e il contrario di tutto, perché non si gioca per vincere, non si gioca con quella ferocia agonistica propria delle grandi squadre. Dopo Napoli i nostri simpatici eroi si sono nuovamente seduti sugli allori (FRANCESCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
- Quello che è successo ieri ci porterà a una Roma arrembante contro il Palermo. Il problema è che non dobbiamo sempre aspettare qualcosa di negativo, ogni volta che abbiamo vinto qualcosa è perché la squadra e l’ambiente sono riusciti a sovvertire questo virus (GIANCARLO DOTTO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Qui c’è un problema che è quasi esclusivamente di mentalità e di testa. Ma perché queste cose nella Juve non succedono? Perché in passato al Milan non succedevano? (GABRIELE FASAN, Rete Sport, 104.2)
- Voglio sottolineare l’applauso a Iturbe, che è la prova che in questo ambiente puoi solo dare di più di quello che sei. Ma chi ti applaude dopo una partita del genere, dopo che hai litigato con il pallone un'altra volta? (ROMOLO BUFFONI, Rete Sport, 104.2)
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- 25 partite europee in questi 5 anni: 4 vittorie e 50 gol presi. In Europa, la Roma equivale all'Atalanta (MASSIMILIANO MAGNI, Rete Sport, 104.2)
- L'attesa per Iturbe è finita: bisogna stabilire che tipo di giocatore è (GUIDO D'UBALDO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Mi aspettavo qualcosa di più da Gerson ma è un calciatore che sta cambiando radicalmente il suo modo di giocare. Paredes? Ancora sto aspettando quello di Empoli, è troppo scolastico (FRANCESCO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- A livello di gioco, ora la Roma è superiore alla Juventus. Se si affrontassero oggi, i giallorossi sarebbero favoriti sulla squadra di Allegri (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Juan Jesus avrà anche sbagliato ma la disposizione tattica di ieri è stata da brividi, da brividi veri. La Roma si è fatta male da sola (ANGELO DI LIVIO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Possibile che contro l’Austria Vienna sul 3 a 1 serve Strootman, serve uno che ti dice: “Facciamo attenzione”? (MARCO MADEDDU, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Contro Inter e Napoli la Roma aveva fatto un passo avanti, ieri ne ha fatti tre indietro (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Raramente ho sentito un allenatore parlare così di una nazionale: Spalletti ha detto che l’Olanda ha distrutto Strootman (MASSIMO CECCHINI, Rete Sport, 104.2)
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Cosa vogliono fare i giocatori della Roma? Bisognerebbe pensare a vincere, piuttosto che competere, perché dei piazzamenti ne abbiamo le scatole piene. Ieri abbiamo assistito non solo all'ignobile blackout finale, ma anche ad un incipit di gara mediocre e la colpa è quasi esclusivamente dei giocatori: in campo ci vogliono gli uomini, non i manichini. Il problema è di tenuta mentale e questo non può accadere, perché i nostri professionisti indossano una maglia importante (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
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La Roma si è fatta rimontare dall'Austria Vienna, quarta in classifica nel campionato austriaco. Che senso ha mettere Dzeko a dieci minuti dalla fine sul 3-1? Adoro Spalletti, ma a volte ci mette del suo per complicare le situazioni, al netto degli errori individuali visti in campo (GIUSEPPE GIANNINI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
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- La fortuna della Roma è che ha un girone facile, ma Spalletti dovrebbe battere sul tasto concentrazione, i cali non dovrebbero mai accadere perchè vanificano il buon periodo dei giallorossi (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
- Una squadra diventa grande in questi frangenti, quando riesce a mantenere alta la concentrazione per tutti e 90 i minuti (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
- Non è la prima volta che la Roma ci abitua a queste cose, non è una sorpresa. I giallorossi devono mettersi in riga e limitare questi errori perchè prendono gol con una facilità incredibile (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
- La rimonta subita non è una questione di mentalità, ma di tattica. Con la difesa 'abituale' la Roma stava vincendo la partita, quando ha cambiato Florenzi per Emerson la squadra si è snaturata, i gol sono arrivati nella stessa maniera (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
- Voglio pensare che quella di ieri sia stata soltanto un'amnesia: i segnali dati da Spalletti alla squadra sono quelli di un allenatore convinto che la gara fosse già chiusa (XAVIER JACOBELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
- Spero che Spalletti, che sottolinea da diverso tempo il problema, riesca a risolvere la questione della concentrazione una volta per tutte (ALESSANDRO CRISTOFORI, Rete Sport, 104.2)
- Ci sono due cose che mi preoccupano più del pareggio: i cambi quasi obbligati e la difficoltà di gestione della palla contro una squadra così scarsa (ROBERTO INFASCELLI, Rete Sport, 104.2)
- La Roma americana su 25 partite europee ne ha vinte 4: questo significa che la Roma in Europa è una squadra di quarta fascia, quasi non esiste (LUCA VALDISERRI, Rete Sport, 104.2)
- Non eravamo concentrati è una giustificazione che non riesco ad accettare, i giocatori fanno solo questo nella vita, è il loro mestiere. Dopo aver sentito parlare di problemi di attenzione devo pensare che ha ragione Sabatini a dire che in questa squadra se si vince o se si perde è la stessa cosa (RICCARDO 'GALOPEIRA' ANGELINI, TeleRadioStereo, 92.7)
- C'è un dato che è sconcertante: la Roma negli ultimi tre anni in Europa ha vinto tre partite. Che altro bisogna aggiungere? (GABRIELE ZIANTONI, TeleRadioStereo, 92.7)
- Il pareggio di ieri sera ti porterà a vincere col Palermo perché ci sarà più attenzione, Spalletti tornerà a ripetere certe cose a Trigoria. Mi espongo agli insulti ma voglio azzardare: secondo me la Roma vince la coppa Italia (ADRIANO SERAFINI, TeleRadioStereo, 92.7)
- Questa squadra ha dei pesanti limiti in fase difensiva, ci sono dei numeri ben precisi: 18 gol incassati in 14 gare ufficiali, quarta rimonta subita in stagione. Se prendi più di un gol in partita di media non può vincere nulla, questo è sicuro nel calcio. E' questa la grande differenza con la Juve. Ieri Alisson non mi ha convinto del tutto, poteva fare di più su due dei tre gol incassati (ALESSANDRO AUSTINI, TeleRadioStereo, 92.7)