25/04/2017 00:02
L'impegno con il Pescara e la corsa al secondo posto toccano soltanto di struscio le conversazioni lungo le frequenze giallorosso. Attirano di più le parole di Spalletti e il suo futuro. "Io ho dato dei mediocri alla Roma. Da un certo punto di vista negli ultimi 11 anni, viste le circostanze che ha avuto davanti, ha avuto risultati non all’altezza degli investimenti fatti" è il pensiero di Alvaro Moretti riprendendo le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa. Ma su Spalletti Giuseppe Giannini ammette: "La sensazione è che si stia riavvicinando alla Roma...".
Nel frattempo Monchi è sbarcato a Roma e questa sera sarà a Pescara: "Il compito che spetta a Monchi è difficile: le milanesi spenderanno molto e la Juve è fuori classifica. In questa situazione la Roma rischia di diventare un anello debole, il ds dovrà inventarsi qualcosa per tenere la squadra al vertice", è l'idea di Stefano Agresti.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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Il ragionamento di Spalletti non fa una piega. Si è incontrato con una Juve strepitosa e stratosferica, il secondo posto non è un trionfo ma i numeri del campionato sono importanti, non disastrosi (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Chi è che ha mai dato dei mediocri alla Roma? Qualcuno fuori di testa… Ma da nessuna parte, ha sempre fatto un campionato da primissime posizioni. A prescindere dai risultati, Spalletti resta un allenatore in gamba ed è giusto che la Roma voglia tenerlo. E’ lui però che ha detto 100 volte che se ne sarebbe andato se non avesse vinto, mica glielo abbiamo detto noi (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Io ho dato dei mediocri alla Roma. Da un certo punto di vista negli ultimi 11 anni, viste le circostanze che ha avuto davanti, ha avuto risultati non all’altezza agli investimenti fatti. Mi piaceva Spalletti quando aveva messo la testa sul ceppo della vittoria. Ora, quando sembrava che non si accontentasse di nulla, si inizia con i contentini… Il campionato è fuori categoria, 3 manifestazioni su 4, nelle quali dove dovevi concentrare in maniera totale tutto il tuo potenziale, sono state fallite male. Per esprimere il tuo potenziale dovevi battere Lazio e Lione. Certo che ora ti faccio il processo (ALVARO MORETTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Secondo me Roma e Napoli finiranno a pari punti, quindi i giallorossi saranno secondi e in quel caso Spalletti potrebbe rimanere (CLAUDIO MORONI, Centro Suono Sport, 101.5)
Sono certamente favorevole al fatto che Spalletti resti, ma solo per mancanza di soluzioni migliori, non perché ha fatto bene. Dipende che valore si dà al fatto che la Roma non vince trofei da 7 anni, al fatto che è uscita in manifestazioni che doveva vincere… Siamo sempre lì. La cosa inequivocabile è che lui si era tagliato fuori, un'altra società non gli avrebbe consentito questo balletto. Ha detto per mesi e mesi che se non vinceva andava via, ora torna sui suoi passi? (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Spero ancora che Spalletti resti per l'enorme lavoro fatto finora ma se dovesse andar via sarebbe colpa della società che lo ha lasciato solo. Se non Pallotta, avrebbe dovuto farlo chi è qui come Gandini, Baldissoni o Sabatini quando c'era (RICCARDO "GALOPEIRA" ANGELINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Spalletti è molto contraddittorio. Come si può pensare che sia un trionfo di Spalletti se la Roma arriva seconda? Non lo è (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Al di la dei risultati, che ognuno può giudicare come vuole, restano le dichiarazioni di Spalletti: è lui che ha detto “Se non vinco, me ne vado”. Immagino che la Roma abbia preso atto di tutto questo. Dalle ultime dichiarazioni mi sembra che Spalletti sia maturo per conferenze stampa a Milano… (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Il motivo per cui Spalletti pensa di andar via è perché è stato lasciato solo a combattere in prima linea, avrebbe voluto posizioni più nette da parte della società. Sperava che i messaggi forti mandati fossero spalleggiati anche pubblicamente dal club (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)