04/09/2018 04:30
Continua a far discutere la bruciante sconfitta incassata dalla Roma sul campo del Milan per 2-1 grazie alla rete, allo scadere dei 90 minuti, del giovane Cutrone. L'argomento principale trattato dagli opinionisti intervenuti sulle frequenze delle radio romane è il cambio di modulo adottato dal tecnico Eusebio Di Francesco senza sortire effetti positivi. Secondo Roberto Renga: "Di Francesco che cambia modulo è davvero una cosa strana da vedere, non è da lui, sembra quasi una mossa suggerita al tecnico dalla società". Per Ubaldo Righetti: "Il cambio di modulo è servito per creare disagio all'avversario e non per trovare un proprio assetto tattico".
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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Monchi non si diverte a fare cessioni, gli è stato imposto dalla società di produrre certi numeri, soprattutto in vista del futuro (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo 92.7)
La maggior parte della responsabilità è di Di Francesco, lui ha concordato la campagna acquisti insieme a Monchi. Pastore è stato voluto da Di Francesco. Non bisogna difendere a spada tratta l'allenatore. Manca identità di gioco e anche il campionato scorso non era stato positivo. La condizione atletica non va bene e c'è un eccessivo nervosismo (LUIGI ESPOSITO, Centro Suono Sport 101.5)
La vera, primaria, più grave responsabilità della società As Roma, è quella di aver tramutato una semifinale di Champions in un'illusione, quando invece doveva e poteva essere un punto di partenza per fare quel benedetto salto di qualità che tutti auspicavamo (CHECCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport 101.5)
Penso che in casa Roma sia arrivato il momento di prendere di petto l'argomento Monchi. Siamo stati fin troppo generosi con lui. Nei suoi quasi due anni alla Roma ha fatto cose raccapriccianti (GIANCARLO DOTTO, Tele Radio Stereo 92.7)
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Dopo la Juventus, secondo me la rosa migliore ce l’ha la Roma, poi Napoli e Inter. L’attenuante che ha Di Francesco è sulla condizione che hanno alcuni calciatori (AUGUSTO CIARDI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Ospina è meglio di Olsen, sono convinto che anche Mirante sia superiore. Bisogna cominciare a discutere anche di Monchi: Bianda è stato mandato in Primavera, Coric non si sa chi sia, Marcano credo che i tifosi sperino di non vederlo più (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
Trovo molto più pericolosa la situazione della Roma rispetto a quella della Lazio. Il mercato dei giallorossi è stato allucinante: le colpe sono della società e di Monchi (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
Mi risultano discussioni importanti tra il ds della Roma e Di Francesco su Pastore (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
O non va in Champions o ci va, la Roma vende ugualmente. Se Di Francesco riesce a combinare questa squadra fa un miracolo (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
E’ evidente che Di Francesco non ha in testa ancora la sua Roma: con l’organico che ha può comunque fare un’ottima squadra (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
Resto dell'idea che sia stato sottovalutato l'impatto che potesse avere una rivoluzione del genere, con 12 giocatori nuovi e 6 cessioni. Il mercato è stato condotto di comune accordo tra Monchi e Di Francesco, anche se i giocatori alla fine li sceglie la società. Non discuto i calciatori della Roma dal punto di vista tecnico, ma come farli rendere insieme. Ciò che deve fare ora la Roma è stare serena e lavorare. Lo scorso anno la chiave per uscire dai problemi fu proprio la serenità. (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo 92.7)
Questa squadra deve ritrovare la cattiveria giusta e gli uomini determinanti, quelli che fanno la differenza. Oggi, ad esempio, i cosiddetti senatori stanno facendo molta fatica. Parlo dei vari Fazio, Manolas, Kolarov, Dzeko e Pastore. (ANGELO DI LIVIO, Tele Radio Stereo 92.7)
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La Roma non la vedo bene per niente. Dopo la scorsa stagione sarebbe bastato comprare due o tre giocatori e invece è stato smontato tutto un’altra volta correndo dei rischi enormi. Alcuni giocatori che sono arrivati sono acquisti sbagliati, ad esempio Pastore che non può giocare nel 4-3-3. Il campionato sta diventando osceno. Dopo tre giornate ci sono già dei distacchi, con le presunte anti Juve che prendono schiaffi da tutte le parti. Ieri nella Sampdoria ha segnato Defrel, che quando giocava nella Capitale era un morto… La Roma fa succedere anche queste cose (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
C’è una sorta di maledizione Roma: hanno segnato Gonalons, Defrel e Gervinho. Gente che quando stava qui non la strusciava mai. Di Francesco non può fare il 4-3-3, quindi ha optato per la difesa a tre che ha dato risultati disastrosi. Il tecnico mette la squadra in campo in un modo che non è da lui, come a dire “ma io che devo fare?” (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Il cambio di modulo di Di Francesco mi è sembrata una cosa estemporanea, una soluzione provvisoria come era stato il cambio contro il Barcellona. Non penso che l’allenatore abbia cambiato modulo per bocciare il mercato che ha fatto la società (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Di Francesco che cambia modulo è davvero una cosa strana da vedere, non è da lui, sembra quasi una mossa suggerita al tecnico dalla società (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Vendere tutti ogni anno non è una politica vincente, punto. Aver dato Nainggolan all’Inter è stata una stupidaggine, una cosa senza senso. Io vi pongo solo una domanda: una squadra che arriva fra le prime quattro squadre d’Europa come va migliorata? Vendendo quasi tutti i giocatori più forti, oppure acquistando due o tre giocatori per rinforzarla? Mi sembra una domanda retorica. Loro, invece, hanno venduto il portiere più forte del mondo e hanno smontato il centrocampo. Questa è la situazione. Di Francesco ha una colpa: ha sbagliato ad avallare tutte le cessioni e, soprattutto, ha sbagliato a dire che è stato Strootman a voler andar via (MARIO CORSI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Il cambio di modulo di Di Francesco è servito per creare disagio all'avversario e non per trovare un proprio assetto tattico. Adesso la società si deve far sentire e deve parlare con la squadra, staff e allenatore inclusi, a cui gli deve dire semplicemente: 'Trovate la soluzione' (UBALDO RIGHETTI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Si continua a commettere sempre lo stesso errore, cioè addossare le colpe alla società e all'allenatore ma così facendo, per l'ennesima stagione consecutiva, si crea soltanto l'alibi perfetto ai calciatori. Di Francesco? È un professionista che adesso è in difficoltà per sua stessa ammissione e per le cose che vediamo: è un allenatore che ha cambiato per tre volte il modulo, che ha perso tutte le certezze, e ne aveva tante, e secondo me paga anche la sua onestà (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)