21/12/2018 03:30
"Ho la sensazione che se la Roma dovesse perdere a Torino, il destino di Di Francesco sia segnato" apre così Ilario Di Giovambattista riportando le ombre intorno al tecnico giallorosso. Sul percorso dell'allenatore romanista si esprime anche Jonathan Calò: "Il suo errore è stato l’eccessivo aziendalismo, il far passare l’idea che le cessioni di Strootman e Nainggolan fossero di suo gradimento".
"Il segreto della Roma negli ultimi anni è stato il senso di appartenenza. Si è un po’ persa questa cosa" analizza Alessio Nardo. Gli fa eco Alessandro Austini: “Questa maglia è diventata pesante anche per i giocatori di personalità. Nessuno trascina”
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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Quando la Roma ha preso Schick, l'ha preso con cognizione di causa: in lui si vedeva il vice Dzeko e l’attaccante del futuro. Il suo non è stato un acquisto 'sbagliato prima' (ANGELO DI LIVIO, Tele Radio Stereo, 92.7)
Schick, quando era alla Sampdoria, ha segnato quasi 10 gol in un girone, non è vero che non aveva fatto nulla. Parlare dopo è sempre facile. La vicenda Schick è simile a quelle di Iturbe e Destro per l’involuzione avuta dopo essere arrivati alla Roma (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)
Ad oggi senza De Rossi a questa squadra mancano totalmente i punti di riferimento. Monchi ha commesso un grave errore: non ha capito l'importanza, a livello di presenza e carattere, di alcuni giocatori che ha ceduto. E questi sono i risultati. Schick? L'ho sempre difeso, ma ad oggi chiunque farebbe meglio di lui (FABIO PETRUZZI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Volevo dare una nota di merito a Cristante perché sembra uscito dalle difficoltà con coraggio e personalità. A gennaio manderei Schick ovunque, perché non ha senso tenerlo qui (FEDERICA AFFLITTO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Alcune parole di De Rossi mi hanno preoccupato, non vorrei fosse entrato nell'ottica che la fine sia dietro l'angolo. Sarebbe preoccupante per la Roma, sia per il suo carisma e l'incidenza che ha, sia perché da qui fino a giugno è una pedina importante. Alla luce di queste considerazioni, è vitale cercare un centrocampista (ANDREA PUGLIESE, Tele Radio Stereo, 92.7)
De Rossi sarà probabilmente convocato per la sfida contro la Juventus: anche solo averlo in panchina, come col Genoa, è importante. Penso che se Di Francesco dovesse scegliere chi rischiare contro la Juve direbbe Dzeko, perché a centrocampo Cristante e Nzonzi, nonostante tutto, hanno sopperito all'assenza di De Rossi, ma in attacco senza Dzeko c'è un vuoto incolmabile. Sul mercato servono un centrocampista e in prospettiva un attaccante (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
In questa Roma ci sono troppi giocatori da trainare, piuttosto che giocatori trainanti (FRANCESCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
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Se la Roma uscisse ritrovata dalla gara con la Juve anche se dovesse arrivare una sconfitta potrebbe comunque affrontare diversamente le prossime partite. La squadra giallorossa non ha libertà di fare una partitaccia all’Allianz Stadium (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
La Roma, mai come quest’anno, si presenta con un gap tecnico incredibile rispetto alla Juventus. Poi lunedì possiamo anche dire che Di Francesco l’avrà giocata male, ma c’è da sottolineare la squadra con cui si presenta (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Juve-Roma? Spero sia la partita del rilancio della stagione giallorossa: un grande risultato a Torino permettere alla squadra di ripartire, soprattutto a livello mentale. Mi auguro che le stesse parole di Pallotta siano da sprone per la squadra. Sento parlare tanto di Conte o Mourinho, di uomini forti ma non capisco perchè la proprietà non mette in mano la gestione sportiva della Roma a Bruno Conti e Francesco Totti: stanno già lì, hanno gli attributi per gestire i calciatori, conoscono ogni angolo di Trigoria, sono la storia della Roma, è così facile... (GIUSEPPE GIANNINI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 La Storia Continua)
Facendo un discorso tecnico per la gara di sabato mi preoccupa la zona occupata da Florenzi che sarà quella di Mandzukic. Quello che la squadra giallorossa dovrà fare sarà onorare la maglia che non significa baciarla dopo un gol, ma capire cosa comporta indossare quei colori (TONY DAMASCELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Secondo me per pareggiare contro la Juventus sabato non basta nemmeno la Roma vista contro l’Inter (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
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Al "falso nueve" non ci credo molto, punterei più su Schick contro la Juventus. Magari ha l'opportunità di chiudere un cerchio, visto il clamoroso gol sbagliato lo scorso anno (SANDRO SABATINI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
Ho la sensazione che se la Roma dovesse perdere a Torino, il destino di Di Francesco sia segnato (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
I numeri sono dalla parte della Juventus. La Roma subisce troppi gol, più di uno e mezzo a partita. Non penso comunque che il futuro di Di Francesco sia legato a questa partita, sarebbe incredibile il contrario. Le dichiarazioni di Pallotta? Non credo ce l'abbia con il tecnico, molto più probabile che il suo intervento sia rivolto ai calciatori (ROBERTO RENGA, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
Alla Roma servirebbe un po' di orgoglio, ma non ne vedo molto. Contro il Genoa ho visto una squadra impaurita, e affrontare la Juventus in quel modo può essere un problema (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
E’ sano che un tifoso si innamori di un giocatore, per le doti tecniche o per altri motivi. Il segreto della Roma negli ultimi anni è stato il senso di appartenenza. Si è un po’ persa questa cosa (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo 92.7)
Juve-Roma? Non c'è pronostico, ma confido nella capacità di Di Francesco di tirarsi fuori da situazioni difficili, come fece lo scorso anno. Le dichiarazioni di Pallotta? Credo che il presidente non dica quello che pensa pubblicamente. Ha già preso la sua decisione su Di Francesco, aspetta soltanto il momento giusto per comunicarla (FRANCO MELLI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
Non c’è una spiegazione logica ma questa maglia è diventata pesante anche per i giocatori di personalità. Nessuno trascina, nessuno riesce a battere: infatti abbiamo il mito di Falcao che è quello che è riuscito a battere questa cosa (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Di Francesco dovrà fare delle scelte anche in vista delle due successive partite. Fosse per lui, non schiererebbe gli acciaccati contro i bianconeri ma contro Sassuolo e Parma, che sembrano più decisive. Il problema è che ha le scelte obbligate. Pallotta? Ha detto frasi di buonsenso, ma i suoi interventi sono sempre ininfluenti per la squadra. I giocatori neanche lo conoscono (FURIO FOCOLARI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino - Sport e News)
L’errore di Di Francesco è stato l’eccessivo aziendalismo, il far passare che l’idea delle cessioni di Strootman e Nainggolan fosse di suo gradimento (JONATHAN CALO’, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Difficile vedere in campo De Rossi con la Juve, Dzeko più probabile. L'assenza del bosniaco sì è sentita, nonostante il suo rendimento non sia stato all'altezza (GIOVANNI PARISI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)