12/12/2018 04:06
La situazione di Di Francesco continua a far discutere lungo le frequenze romaniste. Ilario Di Giovambattista racconta di un incontro tra il tecnico e la società dopo il 2-2 col Cagliari: "Se Eusebio avesse accettato, la Roma gli avrebbe dato una buonuscita e avrebbero cambiato strada". Franco Melli, invece, rivela altri particolari dal momento complicato che si vive a Trigoria: "Non capisco il ruolo di Totti, mi dicono che invece avrebbe chiamato Montella, il quale avrebbe accettato un accordo fino a fine anno".
Infine, Jonathan Calò tira in causa Cristante come delusione di mercato: "E' vero che giocava in un altro ruolo ma veniva dal campionato italiano, ha fatto il ritiro, per 30 milioni mi aspettavo di più".
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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Quando è stato fatto un contratto a Di Francesco lo si è deciso in due. C’è l’idea dell’esonero ma in questo momento credo che la società non sappia chi prendere, non puoi presentarti con un traghettatore. La partita di domani non ha un significato, se non valutare qualche giocatore. Può essere importante solo per la squadra (FABIO PETRUZZI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)
La Roma è consapevole che esonerare Di Francesco sarebbe un grave danno economico ma allo stesso tempo è cosciente che non c’è un’alternativa valida. Questa squadra è sopravvalutata e non credo che abbia nemmeno personalità. La partita di Plzen non ha nessun significato, la considero un disturbo, avrei mandato la primavera in campo. Non inciderà sulle sorti di Di Francesco, penso più alla gara contro il Genoa per questo (FEDERICO VESPA, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)
Parto dal presupposto che Pallotta voglia esonerare Di Francesco e credo che l’unica soluzione sia quella del traghettatore ma non mi convince fino in fondo. Certo è che se la situazione precipita bisogna cambiare questo ragionamento di fondo. Domani Di Francesco ha tutto da perdere, una brutta figura in Champions farebbe precipitare le cose. Aspetteranno domenica per prendere una decisione. A Trigoria ormai si vive alla giornata (LUIGI ESPOSITO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)
Il gol preso a Cagliari è frutto e sintomo di uno spogliatoio con problemi di non poco conto. I giocatori vincenti richiamano attenzione su tutto mentre la Roma pende gol cinque contro uno perché non c’è attenzione. I giocatori avevano staccato la spina. La corretta disposizione in campo ti permette di agire in qualunque momento e situazione. Questa è mancata alla Roma, non sono stati in grado nemmeno di prendere Sau e fare fallo. In questa specifica situazione l’allenatore non c’entra nulla. In questo momento Di Francesco è un grandissimo parafulmine per la società ed i calciatori (MARIO SOMMA, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)
Fosse per Pallotta Di Francesco non sarebbe più l’allenatore della Roma dal 23 di settembre. Ci sono due correnti di pensiero dentro la Roma: chi spinge per l’esonero del tecnico e chi ha ancora fiducia in lui come Monchi che difendendo Di Francesco difende anche il suo operato (
STEFANO CARINA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)Dalla parte di Di Francesco c’è anche
Totti (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)Io credo che tutto quanto, compreso il futuro di Di Francesco, dipenda da Baldini (
FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)La situazione che vive la Roma è assurda. Pallotta è il presidente ma non comanda. Baldini non fa parte del club, ma comanda.
Baldissoni è il dg, ma non ha voce in capitolo (TONY DAMASCELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)Di Francesco è un 'allenatore ad ore',
Pallotta non lo vuole più vedere sulla panchina giallorossa ma nessuno ha il coraggio di esonerarlo anche per l'alto costo del suo contratto, pari a 9 milioni fino a giugno 2020 (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)La Roma è ostaggio di una serie di contraddizioni incredibili: il presidente vorrebbe un grande allenatore ma al momento non vuole legarsi a nessuno fino a giugno. I dirigenti non hanno avuto la forza di sostenere realmente l'allenatore agli occhi dei calciatori. Il tecnico ritiene di non essere il reale responsabile del vergognoso campionato giocato sin qui e non intende dimettersi. Ognuno pensa al proprio orticello (CHECCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 la storia continua)
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So poche cose, ma quelle che so le dico. Mi hanno riferito da fonti attendibili che la Roma aveva convocato Di Francesco nelle ore successive al pareggio di Cagliari, chiedendogli se se la sentiva di proseguire. La società avrebbe detto a Di Francesco ‘se non te la senti, troviamo un accordo di transazione e per noi puoi anche lasciare’. Di Francesco ha risposto che se la sentiva e nel frattempo la società ha incaricato Totti per fare un sondaggio sui giocatori: la squadra è compatta con il tecnico. Se Eusebio avesse accettato, la Roma gli avrebbe dato una buonuscita e avrebbero cambiato strada (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Pallotta dopo Cagliari era molto arrabbiato, al punto di pensare all’esonero. Poi c’è stato l’intervento di Monchi e ha prevalso la sua linea. Naturalmente questa fiducia è a termine e anche il credito nei confronti del ds si sta erodendo. Il ruolo di Totti è importante e con lui anche De Rossi ha fatto da scudo all’allenatore, aiutandolo nella gestione del gruppo. Hanno anche detto che Totti ha parlato con Conte, si è scoperto che non ha nemmeno il suo numero… (GUIDO D’UBALDO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Di Francesco? Il calcio funziona così, i presidenti danno ultimatum come se i tecnici in una settimana possano lavorare in modo diverso. Ma i giocatori restano gli stessi. Pensare che tutto possa essere deciso da una partita mi sembra ridicolo, ma se c’è una gara che può aiutare Di Francesco è quella con il Genoa. Mi sorprende in positivo che sia stato dato un incarico a Totti per parlare con la squadra. Hanno paura che arrivi Conte oppure temono Sousa? (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Qualche pungolo a Schick servirebbe, ci vorrebbe qualcuno che lo tenga un po’ per il bavero. Più fa partite di seguito e più si spegne. Non penso che Pallotta cambi idea su Di Francesco con una vittoria con il Genoa. Credo che non abbia mai avuto una grande opinione di Di Francesco, ma dall’inizio, già da quando Monchi lo prese. Prendersela con Di Francesco è ingiusto, in modo incredibile (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Qualche titolare in più contro il Viktoria Plzen mi piacerebbe vederlo, ad esempio Manolas al posto di Marcano. La più grande delusione del mercato è Cristante secondo me, è vero che giocava in un altro ruolo ma veniva dal campionato italiano, ha fatto il ritiro, per 30 milioni mi aspettavo di più (JONATHAN CALO', Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Sembra assurdo ma ho paura del Viktoria Plzen. E’ una partita che non conta niente ma si rischia la figuraccia. E’ importante vincere per non presentarsi con il Genoa in condizioni di inferiorità mentale (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Non capisco il ruolo di Totti, mi dicono che invece avrebbe chiamato Montella, il quale avrebbe accettato un accordo fino a fine anno… (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)