31/12/2019 04:25
Ore frenetiche in casa Roma, che sta passando di mano da James Pallotta a Dan Friedkin. E nell'etere romano non si parla d'altro: "Parliamo di una svolta per il club, ma è difficile capire dove ci porterà. Se Friedkin ha investito così tanto vorrà dire la sua, ma per vedere grandi cambiamenti sul mercato e a livello dirigenziale bisognerà aspetterà fino a giugno", questo il pensiero di Roberto Infascelli.
"Il cruccio di Pallotta è non aver mai portato un trofeo", afferma Gianluca Lengua. "Chiedo a Friedkin di parlare italiano alla gente romanista, di rimettere i tifosi al centro del progetto e soprattutto di costruire finalmente una squadra vincente: sono stufo di partecipare, voglio vincere", sostiene Max Leggeri.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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L'era Pallotta è realmente giunta agli sgoccioli. Pallotta lascerà una società migliorata sul piano strutturale, con una squadra rilanciata grazie al lavoro di Fienga, Petrachi e Fonseca, ma anche un'azienda che ha prodotto un indebitamento strutturale da 275 milioni con una ricapitalizzazione da 150, che ha scadenze brevissime. Per chi subentrerà ci sarà il peso emotivo di una piazza esausta di vedere vincere gli altri. Servirà chiarezza, onestà e umiltà nella comunicazione abbinata ad una capacità manageriale importante per far lievitare i ricavi strutturali del club, in attesa dello stadio (CHECCO ODDO CASANO, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Pallotta è stato un presidente che ha speso ed ha dato alla Roma, lui la generosità l'ha messa. Il suo vero errore è stato quello di lasciare la Roma agli altri. Un presidente deve sentire ciò che gli gira intorno (MARIO SCONCERTI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Prima di fare proclami vorrei aspettare di vedere Friedkin all'opera, siamo portati ad acclamare sempre la novità ma le stesse cose che si dicono oggi dieci anni fa si dicevano a Pallotta. Dobbiamo sperare che il nuovo proprietario si innamori della Roma e decida di investire pesantemente (FRANCO PECCENINI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
All'interno della Roma c’erano troppe correnti di pensiero e senza la figura di un Presidente era difficile costruire qualcosa. Il tifoso è rimasto deluso dalla gestione degli ultimi anni ed ovviamente adesso osserva la trattativa con prudenza. Chiedo a Friedkin di restituire al popolo giallorosso un po’ di amore (GIORGIO MAROTA, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Finché la trattativa con Friedkin non sarà chiusa del tutto preferisco non sbilanciarmi, è chiaro però che c’è curiosità e desiderio di vedere cosa potrebbe fare una nuova proprietà. Il sogno di una squadra competitiva e vincente è nella testa di ogni tifoso ed è corretto che sia così. Con l’avvento di una nuova proprietà è giusto aspettarsi acquisti e non cessioni. I migliori calciatori vanno trattenuti, spero poi che si possa programmare annualmente l’acquisto di quei due o tre grandi calciatori che ti permettono di fare il salto di qualità (GIUSEPPE GIANNINI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Dalla nuova proprietà credo arriverà un miglioramento sotto diversi punti di vista. Mi aspetto una migliore internazionalizzazione, quella che Pallotta ha fatto solo a chiacchiere, e che possa aumentare il fatturato del club attraverso autosponsorizzazioni, cosa che chiediamo a Pallotta da anni. Lo fanno tutti, non solo l’Inter, ma anche il Sassuolo con la Mapei (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Il cruccio di Pallotta è non aver mai portato un trofeo. È un peccato. Il bostoniano poteva portare avanti una gestione migliore, anche guardando come sono usciti di scena Totti e De Rossi. (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio 104.5 Radio Radio Lo Sport)
La Roma è comunque cresciuta come fatturato e volume d'affari nella gestione Pallotta. Ha preso giocatori che ora hanno un valore importante, come Zaniolo, Pellegrini, Kluivert. È vero sono mancate le vittoria, ma il brand è cresciuto notevolmente. Questo spiega l'alta cifra pagata da Friedkin (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio 104.5 Radio Radio Lo Sport)
Sapremo le cifre precise entro la metà di gennaio. Friedkin non sta acquistando solo il club Roma, ma tutte le società di Pallotta tra cui quella messa in piedi per lo stadio (FILIPPO BIAFORA, Radio Radio 104.5 Radio Radio Lo Sport)
Sarà un capodanno felice finalmente. Mi aspetto che questa proprietà tenga più all’aspetto sportivo, questo sì, ma non i colpi stile arabi. Oggi sento dire ‘Pallotta ha fatto tutto bene tranne i risultati sportivi’. E hai detto niente? La Roma è una squadra di calcio, non un ristorante, il risultato sportivo è essenziale (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Pallotta ci guadagna pure da questa cessione, ma i soldi li ha investiti. Fossi in Friedkin non illuderei la gente. Lo farà sempre per affari, non sarà un Sensi o un Viola che lo facevano per amore. Comunque credo che porterà entusiasmo e denaro fresco. Per la Roma sarà un affare. Per quanto riguarda Pallotta non ha fatto malissimo: la Roma è la terza squadra per punti fatti nell'ultimo decennio, dopo la Juve è quella che ha fatto meglio in Europa. L'unico cruccio è non aver vinto la Coppa Italia (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio 104.5 Radio Radio Lo Sport)
Pallotta non ha vinto niente e ogni anno ha ceduto i migliori: ci vuole coraggio a dire che la sua gestione è stata positiva (FRANCO MELLI, Radio Radio 104.5 Radio Radio Lo Sport)
8 anni e mezzo fa il closing con l'attuale proprietà americana, a distanza di quasi un decennio, si può dire che il progetto statunitense guidato prima da Di Benedetto poi da Pallotta è miseramente naufragato. Dal punto di vista finanziario Pallotta ha realizzato un affare straordinario: il valore della Roma è stato sestuplicato. Chiedo a Friedkin di parlare italiano alla gente romanista, di rimettere i tifosi al centro del progetto e soprattutto di costruire finalmente una squadra vincente: sono stufo di partecipare, voglio vincere (MAX LEGGERI, Centro Suono Sport, 101.5, 1927 - La storia continua)
Friedkin dev’essere un vero amante del calcio. Un uomo che vive dall’altra parte dell’Oceano e spende tutti questi soldi per prendere la Roma lo deve aver fatto sicuramente per una passione smisurata. Non deve commettere l’errore fatto da Pallotta: non deve promettere traguardi impossibili da raggiungere. C’è bisogno ridare alla Roma l’identità che ha perso in questi anni (FRANCO MELLI, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)
Friedkin deve dare alla gente l’idea di poter finalmente vincere qualcosa. Ok lo stadio e il business, ma servono vittorie e trofei (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)
Parliamo di una svolta per il club, ma è difficile capire dove ci porterà. Se Friedkin ha investito così tanto vorrà dire la sua, ma per vedere grandi cambiamenti sul mercato e a livello dirigenziale bisognerà aspetterà fino a giugno. Ma non basterà il passaggio di proprietà a far dimenticare le delusioni di questi anni (ROBERTO INFASCELLI, Nsl Radio, 90.0)
Quello che si legge sui cambiamenti con la nuova proprietà è aria fritta: è prematuro, meglio restare cauti e attenersi ai fatti. La realtà oggi è che la Roma è forte e va salvaguardata (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)
Pallotta aveva perso l’entusiasmo. Era sempre meno presente e negli anni è avanzata la figura oscura di Baldini. Nonostante Pallotta abbia valorizzato il brand negli ultimi tempi la situazione era diventata stantia (GUIDO D'UBALDO, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)
Pallotta non ha vinto niente come trofei, ma la Roma oggi ha una consistenza economica notevole, importante (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)
Dico a Friedkin di operare in maniera diversa da quella di Pallotta: serve una proprietà più vicina e con più attenzione ai tifosi e che pensi a costruire una squadra come l’Inter e la Juventus (NANDO ORSI, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)
Friedkin non dovrà fare gli errori fatti da Pallotta, deve affidarsi a Fienga, Petrachi e Fonseca: loro tre devono essere la base per costruire la Roma. Non penso che arriverà e investirà subito sul mercato, prima dovrà risanare la società e vincere i trofei (ROBERTO RENGA, Radio Radio 104.5 - Radio Radio Mattino Sport & News)