26/01/2021 21:24
Tiene banco in casa Roma la vicenda Dzeko-Fonseca. "Credo che in qualche maniera a giugno ci si arriverà, Dzeko farà le sue partite e poi magari arrivederci e grazie", dice Roberto Pruzzo. Per Fernando Orsi "il comportamento del bosniaco non è da grande professionista".
Conclude Gianluca Piacentini: "Credo che alla fine di questa stagione, a meno di sorprese clamorose, né Fonseca né Dzeko faranno parte della Roma".
______
Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
______
Non credo che Dzeko abbia mercato in questo momento. Se il bosniaco continuasse a non giocare sarebbe un grave errore della società e di Fonseca. Non si può stare dietro ai personalismi. Uno, due, tre giorni, dopodichè se ci rimetti milioni non va più bene. Nessuno vale 5 milioni di capricci (MARIO SCONCERTI, Tele Radio Stereo 92.7)
Questo zelo nel far sapere di Dzeko è la testimonianza che la situazione è assolutamente lontana dal potersi risolvere. Il tema qui è Fonseca: il tecnico sembra irremovibile, ed evidentemente questo stato d'animo arriva non dopo Roma-Spezia, ma dopo un periodo in cui la relazione con il bosniaco non va. Tutti si chiedono cosa pensa Dzeko, ma qui è Fonseca ad essere graniticamente irremovibile (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo 92.7)
L'ipotesi che una 'pace armata' tra Dzeko e Fonseca possa essere l'unica via inizia a prendere piede. Le tempistiche sono un fattore da non sottovalutare e l'ingaggio del giocatore spaventa molte squadre (ANDREA DI CARLO, Tele Radio Stereo 92.7)
Se Fonseca si è convinto che il prossimo anno non sarà l'allenatore della Roma, sulla questione Dzeko il tecnico non farà un passo indietro. Se invece ha la sensazione, in caso di qualificazione in Champions, di rimanere sulla panchina giallorossa, potrebbe tornare a ripensarci. Anche se me lo raccontano molto arrabbiato... (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo 92.7)
_ _ _
Dei due giocatori più pagati della Roma, Dzeko e Pastore, uno rischia di finire fuori rosa, l'altro è indisponibile da sempre: questo è il paradosso (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
Domenica mi aspetto Mirante in porta. Domani è il giorno chiave per Pedro e Mkhitaryan: se faranno ancora individuale, non penso andranno in campo. Da tenere d'occhio anche la situazione di Pellegrini: dovrebbe esserci, ma forse avrebbe bisogno di riposo. New Balance? La Roma vuole firmare l'accordo entro i primi di febbraio (FILIPPO BIAFORA, Tele Radio Stereo, 92.7)
Dzeko nelle ultime due partite giocate è stato impresentabile, Mayoral ha segnato 4 gol e fatto 2 assist (STEFANO AGRESTI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Se Dzeko resterà alla Roma, sarà obbligo e impegno di Fonseca recuperarlo per essere utile alla causa pur rivedendo le gerarchie dell'attacco (GUIDO D'UBALDO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
L'ultimo Dzeko è irritante (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Se le cose che ho letto sono vere, Dzeko è indifendibile. Non conviene a nessuno che Dzeko resti fermo. Dovranno trovare una forma di convivenza, poi si vedrà (LUIGI FERRAJOLO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Non fa comodo a nessuno perché la Roma non può fare a meno di Dzeko. Il Napoli ha messo fuori Milik ma aveva Mertens e Osimhen, l'Atalanta stessa cosa con Gomez. La Roma non può mettere fuori Dzeko: con tutta la simpatia e la stima in prospettiva per Mayoral, ma non può affrontare un girone di ritorno con lo spagnolo (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Dzeko è stato maleducato e irrispettoso, ha torto: l'allenatore, anche se ti sta antipatico, non ti piace o quel che vuoi, va rispettato e da quanto ho capito gli ha mancato di rispetto (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Con una Roma terza in classifica e ancora in corsa in Europa League, questo è il momento di stare vicini alla Roma, non di alimentare una spaccatura che creerebbe solo danni alla squadra giallorossa. Il provvedimento disciplinare che sta penalizzando un protagonista assoluto dell'ultimo quinquennio giallorosso, sta penalizzando anche la Roma a livello tecnico? In questo momento, con onestà, credo di no. Sono convinto che Mayoral in queste gare, avrebbe conquistato una maglia da titolare anche con un Dzeko disponibile. Con tutto il rispetto per Dzeko, il mio interesse non è sul singolo, ma rivolto esclusivamente al bene della Roma (MAX LEGGERI, 1927 On Air - La Storia Continua)
La spaccatura tra Dzeko e Fonseca nasce da lontano e in parte la responsabilità di questa situazione è anche della società che, priva di un direttore sportivo lungimirante, a settembre scorso non ha anticipato gli eventi e non ha avuto il coraggio di chiudere l'operazione Dzeko-Milik. A meno di clamorosi scenari, è altamente probabile che il bosniaco resti nella capitale e quindi servirà grande intelligenza da parte di tutti i protagonisti di questa storia, perchè la Roma è terza non ottava in classifica (CHECCO ODDO CASANO, 1927 On Air - La Storia Continua)
E' stato il comportamento di Dzeko nei confronti di Fonseca sia in campo sia nel sottopassaggio, dopo l'episodio di Siviglia, a produrre la spaccatura. L'allenatore si è comportato correttamente, anche agli occhi della squadra: se un calciatore sbaglia, anche se si chiama Dzeko, è giusto che paghi. Non penso che Fonseca sia un pazzo che si sveglia la mattina e mette fuori rosa un calciatore come il bosniaco così, senza motivo. La società ha avallato la scelta del tecnico, come avvenuto a Bergamo con Gasperini nei confronti di Gomez e si è comportata da grande società (FABIO PETRUZZI, 1927 On Air - La Storia Continua)
Penso che la società stia facendo bene ad operare senza rilasciare dichiarazioni sul tema Dzeko, mantenendo la questione all'interno delle mura di Trigoria, in attesa di un chiarimento che a mio giudizio a breve ci sarà, perchè vendere Dzeko e rimpiazzarlo in pochi giorni, con l'attuale contingenza economica che c'è in giro, credo sia quasi impossibile. Servirà grande intelligenza e un intervento della proprietà e della dirigenza, che riporti tutti all'ordine, recuperando il calciatore alla causa della Roma (FRANCO PECCENINI, 1927 On Air - La Storia Continua)
Se Dzeko non dovesse partire, Tiago Pinto è convinto di riuscire a mediare per reintegrarlo in rosa. Se non ci riuscisse sarebbe il primo fallimento del nuovo general manager. Dzeko rappresenta il presente, ma gli sponsor non si strapperanno i capelli per l’addio del bosniaco: si guarda al futuro come Zaniolo e Pellegrini, e non ai giocatori a fine carriera. A oggi Dzeko non è più il capitano della Roma, vedremo dopo la mediazione e se non verrà ceduto (PAOLO ASSOGNA, Retesport 104.2)
La Roma rischia di trovarsi costretta, in modo traumatico, ad anticipare un tema anche tattico che comunque a breve avrebbe dovuto affrontare: avere un’alternativa a se stessa senza Dzeko (GIULIA MIZZONI, Retesport 104.2)
Se davvero la Roma levasse la fascia a Dzeko, è una scelta che comprenderei ma mi dispiacerebbe tanto per tutto quello che ha dato in questi anni (CHIARA ZUCCHELLI, Retesport 104.2)
Prima di tenerti un giocatore scontento che non va d’accordo con il tecnico e può diventare un problema anche in futuro è meglio trovare una soluzione. Ieri mi è stata suggerita un’ipotesi di scambio con il PSG per portare a Roma Icardi. Questo Dzeko però è un fenomeno, e non a caso ha provato a sondare il
Real Madrid. Solo che Mariano Diaz, con cui doveva essere scambiato, non ne ha voluto sapere. Eppure io credo che nell’ultima ora di mercato l’Inter potrebbe prendere Dzeko. In una stagione come questa è un rischio troppo grosso avere solo Mayoral davanti. Il campionato è tutto in bilico e si corre un rischio enorme a cederlo senza prendere nessuno. Io credo che in qualche maniera a giugno ci si arriverà, Dzeko farà le sue partite e poi magari arrivederci e grazie (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)Sarà una settimana complicata, con Dzeko a parte, la società a guardarsi attorno sul mercato e una partita importante come quella di Verona da preparare. Ma dal 2 febbraio bisognerà prendere una decisione definitiva (
MARCO JURIC, Retesport, 104.2)Non si tratta di soldi, per la Roma si tratta di avere un sostituto. La Roma non può far patire Dzeko e giocare solo Borja Mayoral. Dzeko di queste ultime partite giocate quest’anno lo puoi dimenticare, però sul valore assoluto del giocatore niente da dire. Per l’ipotesi di vedere uno scambio con Icardi non lo so, anche perché al PSG l’argentino è appena tornato. In tre partite è stato titolare e ha fatto tre gol. Il problema del con chi sostituisci Dzeko resta. Andare avanti con Borja Mayoral e Mariano Diaz, per dire, boh… (
SANDRO SABATINI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)Credo che alla fine di questa stagione, a meno di sorprese clamorose, né Fonseca né Dzeko faranno parte della Roma. Nel frattempo, però, la società deve trovare il modo di farli andare d’accordo (
GIANLUCA PIACENTINI, Retesport, 104.2)Dzeko se non sta attento rimane fermo. Bisogna vedere la Roma da che parte si è schierata. Dzeko ha 34 anni, sta facendo male, ha litigato con il tecnico ed è in scadenza nel prossimo anno. Sul mercato non ha grande valore e quindi io andrei a prendere un giocatore da mettere dietro Mayoral. Il comportamento di Dzeko non è da grande professionista. Fonseca è pur sempre l’allenatore e con le sue scelte è terzo in campionato con 37 punti. Se Dzeko è davvero un senatore va davanti alla squadra e chiede scusa, anche se sappiamo che non abbia un carattere così semplice (
FERNANDO ORSI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)Non è detto che se non dovesse arrivare un tecnico come Allegri sia per forza un ridimensionamento. L’importante è che ci sia un programma e che si scelga la persona giusta (MASSIMILIANO MAGNI, Retesport, 104.2)
Se c’è negli ultimi giorni la possibilità di dare via Dzeko, probabilmente la Roma proverà a chiedere un calciatore in cambio. Ma è un’ipotesi molto remota (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Allegri è un allenatore abituato a vincere. Se a giugno sei già in grado di fare una campagna acquisti da 150-200 milioni puoi già convincerlo, altrimenti la vedo dura. Sarri, al contrario, è più un tecnico da medio termine. Dalla scelta dell’allenatore si capirà che progetto hanno in mente i Friedkin (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
La vittoria contro lo Spezia, paradossalmente, ha acuito le mie preoccupazioni sullo stato di salute della Roma: è una squadra fragile mentalmente, con una fase difensiva a tratti disastrosa perchè riflette l'impostazione ultra-offensiva e la mancanza di equilibrio. Fonseca è il reale problema della Roma, ma non credo che sia giusto cambiarlo in corsa. La Roma ha una grande occasione in questa stagione, visto che diverse big stanno stentando (STEFANO PICCHERI, Retesport, 104.2)