21/01/2014 23:39
La Roma elimina la Juventus dalla Coppa Italia e scopre di poterla guardare dritta negli occhi, nonostante quanto suggerissero gli 8 punti di distacco in campionato e il 3-0 di inizio anno.
All'Olimpico, la gara si tiene sul sottile equilibrio che aveva contraddistinto il primo tempo di Torino: stavolta, però, il colpo a sorpresa lo tira fuori Gervinho, che rigenera la sua prova fin lì insufficiente, ispirato da Strootman e Pjanic, l'uomo che ha cambiato la sfida, inserendo il suo tasso di genialità nell'undici muscolare scelto da Garcia in partenza.
DE SANCTIS SV - Non subisce un tiro in porta dalla trasferta di Torino: neanche il ritorno della Juventus riesce ad interrompere il digiuno iniziato con il Genoa e proseguito col Livorno. A rischio sciopero.
MAICON 7 - Sbrana Peluso fino all'osso e quando ne ha sputato via i resti gli si presenta Marchisio sulla strada, che fa presto la fine del compagno, finendo rovinosamente fuori pista. Negli spogliatoi, Conte deve avergli chiesto pietà, tanto che il brasiliano si riposiziona entro limiti terrestri.
BENATIA 6 - Giovinco gioca a fare il dispettoso, così il giallorosso deve impegnarsi per educarlo: una volta lo avverte, alla seconda alza le mani. Ma alla lunga ottiene i suoi frutti e riconsegna intatto il fanciullo ai genitori.
CASTAN 6,5 - Atteggiamento ultra-aggressivo: va a caccia di Quagliarella per tutta la superficie del campo. Anche per questo, De Sanctis è costretto a munirsi di passatempo.
TOROSIDIS 7 - In un clima del genere, i ragazzi di buona famiglia come Dodò sono a rischio. Ecco perché Garcia preferisce la testa incolta e la coscienza ruvida del greco: scelta ripagata in pieno.
NAINGGOLAN 6,5 - Tra rugby e calcio: placca gli avversari a metà campo e capovolge l'azione con qualità.
DE ROSSI 6,5 - C'è da stare in guardia, visto l'avversario: consegna la regia ad altri ma rimane nella base per tutto l'incontro, disinnescando i missili juventini.
STROOTMAN 7 - Il duello con Vidal rispecchia l'incontro: 0-0 fino a quando l'olandese ha la forza di fiondarsi in profondità per l'ennesima volta e consegnare a Gervinho l'assist decisivo. 1-0, ovunque.
GERVINHO 7 - Alzi la mano chi non ne ha invocato la sostituzione. Chi lo conosce a fondo, invece, lo ha inchiodato in campo fino alla fine. Ricevendo in cambio quel colpo di karate che stende la Juventus.
TOTTI 6 - Spazi stretti, profondità inesistente per i compagni e avversari in costante superiorità: strappato via dal suo habitat naturale, il capitano deve arrangiarsi. DAL 83' LJAJIC SV - Guida due ripartenze nel finale: bene la prima, male la seconda.
FLORENZI 6 - Dopo mezz'ora, la sua gara diventa quasi esclusivamente passiva, con i compiti in marcatura su Pirlo da rispettare. DAL 75' PJANIC 7 - Un quarto d'ora di celebrità ma di quelli che non capita a tutti nella vita. Con l'eleganza tipica della casa sfila il pallone senza lasciare un graffio a Bonucci, illude Storari e almeno metà spettatori sulle sue intenzioni, scrivendo per Strootman e Gervinho la scena più bella del film.
GARCIA 7 - Presenta una Roma rinforzata in titanio con Torosidis e Nainggolan. Al momento giusto inserisce la dose di genialità garantita da Pjanic e, 15 giorni dopo, con lo stesso copione del primo tempo di Torino, si prende la rivincita su chi lo aveva accusato di aver abboccato alla strategia di Conte.