02/03/2014 01:00
Il silenzio sugli spalti rimbomba in campo dentro uno 0-0 che riporta nei confini terrestri la rincorsa della Roma. La squadra di Garcia, al netto di 5 titolari in partenza (Maicon, Balzaretti, Pjanic, Florenzi e Totti) s'impantana davanti al 5-3-2 di Mazzarri.
Nell'evidenza del risultato, a mancare è l'attacco: Gervinho, Ljajic e Destro competono per il ruolo di peggiore in campo. Nota di merito per Romagnoli e Nainggolan.
DE SANCTIS 6 - Al netto delle preoccupazioni, la sua prova rasenta il senza voto.
TOROSIDIS 6 - Tiene in ordine la corsia, poi lo sviluppo del secondo tempo richiederebbe doti tecniche e atletiche che nella valigia del greco sono disponibili per lo stretto necessario.
BENATIA 6,5 - Icardi è complicato da addomesticare per tutto il primo tempo. Nella ripresa, però, pianta di nuovo la sua bandiera e tiene stretto in una mano Palacio e nell'altra Botta.
CASTAN 6 - La scivolata scaccia-guai su Jonathan cancella la sottolineatura in rosso per l'eccesso di leziosità su Icardi. Tiene a mente l'errore e da lì riprende scopa e straccio per pulire la metà campo romanista.
ROMAGNOLI 6,5 - Nasconde la carta d'identità a Jonathan e, soprattutto, Guarin. Minuto dopo minuto prende la forma del calciatore di Serie A. Se doveva essere un esame di maturità, la commissione è rimasta pienamente soddisfatta.
NAINGGOLAN 6,5 - Da soldato a capo tribù: inizia nella schiera dei militanti, chiude in prima linea nel tentativo eroico di trascinare la Roma oltre il consentito.
DE ROSSI 6 - Fa da muro di cinta alla fortezza romanista, rimpallando gli attacchi aerei provenienti dalle fasce nerazzurre. La sufficienza, però, è scritta a matita almeno fino al comunicato del giudice sportivo.
STROOTMAN 5,5 - Le gesta dell'olandese riecheggiano anche in patria, tanto che il ministro degli esteri Frans Timmermans, dichiaratosi romanista, si è spinto fino all'Olimpico. Gli assicuriamo che il numero 6 ha vissuto giornate migliori.
GERVINHO 5 - Il suo calcio punta alla quantità: produzione a raffica da cui selezionare, a fine giornata lavorativa, i prodotti da destinare al pubblico. Stavolta gli ingranaggi si accavallano ed ogni azione confezionata riporta un difetto di fabbrica. DAL'89' FLORENZI SV - Entra in aula quando il giudice ha già scritto la sentenza.
DESTRO 5,5 - Fa scena muta fino alla mezz'ora quando aziona il flipper bizzarro quanto inutile che porta per l'unica volta il pallone oltre la linea. Rispetto a Ljajic e Gervinho, ha l'attenuante del ruolo ad addolcirne l'insufficienza. DAL 81' BASTOS SV - Un passo avanti rispetto a Bologna. Lì rischiò di essere dannoso, qui resta innocuo.
LJAJIC 5 - Da sinistra migra al centro come trequartista nel 4-3-1-2. Male come chi lo affianca, ad aggravarne i giudizi è la scelta di Garcia di sostituirlo per primo. DAL 55' PJANIC 6 - Entra con la tavolozza dei colori sotto braccio per trasformare la prova grigia dei compagni. Abbozza l'opera che gli scivola malamente dalle mani a due passi da Handanovic.
GARCIA 5,5 - Converge sul 4-3-1-2 dopo mezz'ora ma mutando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Allora si volta e ha tre soluzioni: Pjanic, Bastos e Florenzi. Con la prima ottiene segnali di risveglio, con le altre due toglie definitivamente consistenza all'attacco. Quando fatica il collettivo, dovrebbe emergere l'individuo: sfortunatamente per lui, i migliori in dote erano divisi tra panchina e tribuna.