26/03/2014 00:56
La Roma c'è. A un passo dal ripetersi del risultato dell'andata, Florenzi scrive il 2-1 che lascia questa stagione nella storia come quella con il maggior numero di punti e avvicina ancora di più il ritorno in Champions League.
L'esterno romano è il giustiziere ma il grosso del lavoro, per tutta la partita, lo fanno Maicon e Castan. Con Toloi, al debutto, non scoppia il colpo di fulmine.
DE SANCTIS 6 - Il gol d'Immobile è un pezzo da galleria, il resto gli scorre a centimetri dal palo.
MAICON 7,5 - Sfoga la rabbia di 3 giorni su Darmian, sverniciandolo da ogni lato. La fascia destra andrà rizollata interamente.
TOLOI 5 - Iniziare in marcatura sul capocannoniere del campionato non è la miglior trama che potesse regalargli il destino. Arrossisce più volte davanti a Immobile. Ripresentarsi al prossimo appello.
CASTAN 7 - Unica colonna a reggere il tempio giallorosso visto che Maicon è più di là che di qua e Romagnoli e Toloi sono tirocinanti. Ma ogni volta che Cerci e Immobile si dirigono verso la cassa, li ferma e li obbliga a svuotare le tasche. Security.
ROMAGNOLI 6 - Alza la voce in una sola occasione: tiro d'esterno sinistro ben fatto. Per il resto, se ne sta sulle sue. DAL 70' BASTOS 5,5 - Lo dicono le recensioni passate: non fidatevi della sua fase difensiva, godetevi quella offensiva. In venti minuti d'assalto, però, non riesce in un dribbling, un cross o qualsiasi altra giocata che risulti utile alla causa.
NAINGGOLAN 5,5 - Si imbizzarisce e fa fare una capriola a Kamil Glik, 190 interminabili centimetri di difensore. Si rialza e con la maglia madida continua a giocare come se fosse sulle macchine a scontro. Difficile tirare fuori qualcosa di costruttivo dalla sua prestazione. DAL 83' FLORENZI 7 - Il suo treno sembrava passato quando manca lo stop sull'assist di Ljajic. Anche l'ultimo taxi, anticipando Destro di testa, pareva perduto. A quel punto, decide di arrivarci da solo sotto la Curva Sud per tuffarsi in un'emozione che trattiene negli occhi fino al fischio finale. Baffo d'oro.
DE ROSSI 6,5 - Dopo 3 giornate d'assenza, se ne percepisce appieno l'importanza: con lui il centrocampo ha tre strati di cemento armato in più.
PJANIC 6,5 - Il centrocampista col frac passeggia con la mano in tasca per il lungomare della mediana facendo strage di cuori tra una finta di corpo, un tunnel e le sue azioni palla al piede. Solo apparenza? Forse, ma il mondo è fatto anche di cose belle, non solo di quelle utili.
GERVINHO 7 - Solo uno con il suo senso del giudizio potrebbe scegliere, davanti a 4 difensori distanti un metro l'uno dall'altro, di passarvi nel mezzo. Solo lui, almeno nella Roma, da quella situazione ne uscirebbe col pallone ancora vivo da servire a Destro per l'1-0. Quasi banale, al cospetto, la palla che dà a Florenzi per la vittoria finale.
TOTTI 6 - I duetti con Maicon in avvio sono da enciclopedia. Tra i 3 difensori e gli altrettanti centrocampisti centrali del Torino, però, il suo spazio vitale è ridotto al minimo. Tra le 700 presenze, questa stenta a stare tra le prime 600. DAL 70' LJAJIC 6 - Tre partite al banco vicino alla maestra bastano per farlo arrivare preparato alla nuova interrogazione. Scatta, si propone, prende l'iniziativa: insomma, quello che ci si aspetta da un 22enne con il suo talento.
DESTRO 7 - Mentre in città si discute sulla necessità di una punta per il ritorno in Europa, lui mette dentro il 9° gol di fila. "9" tutt'altro che falso, basta vedere il fare cannibalesco con cui su butta sul cross di Maicon o lo stesso con cui apre il conto della marcature.
GARCIA 6,5 - E' costretto a prendere carta e penna per trovare l'antidoto alla costruzione del gioco del Torino. Nel secondo tempo, infatti, alterna Gervinho e De Rossi in marcatura su Vives e si rimodula sul 4-2-3-1. Raccoglie all'ultimo quello che aveva seminato tra l'andata e la gara di oggi.