19/04/2015 23:32
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Vuota. La curva, la testa, il cuore, le scarpe: la Roma. Contro l'Atalanta, la squadra di Garcia fa impallidire per mancanza d'animo e d'idee: dopo 35' fallisce il piano tattico preparato, già prima molti calciatori sbracciavano reciprocamente in un tiki-taka di colpe deprimente.
Lo sviluppo della partita offre Iturbe come peggiore in campo, soltanto Ibarbo agguanta la sufficienza, la sfiorano invece Nainggolan e Florenzi.
DE SANCTIS 6 - One shot: palla a sinistra, lui a destra.
TOROSIDIS 5,5 - Non bastasse l'avvertenza di "tenere lontano dalla portata dei bambini" che riporta sul retro degli scarpini, viene per di più chiamato ad utilizzare il sinistro nella zona più delicata. DAL 83' DOUMBIA SV - Tirato dentro.
YANGA-MBIWA 5 - Legge la partita al contrario: la gara è prevista in attacco e lui, così come i pari-ruolo, "scappa" continuamente verso la propria porta invece di accorciare in avanti.
ASTORI 5 - Sembra guidare un autobus per la difficoltà di manovra e di frenata, così che Emanuelson, che viaggia in motorino, lo obbliga all'intervento del vigile Gervasoni per un rigore severo. Anche lì, però, il peccato originale è nella scelta: il mancino ex romanista, col pallone sul destro e dal vertice dell'area, risultava più pericoloso per i fotografi che per De Sanctis.
HOLEBAS 5,5 - Azzera i capelli e, quantomeno, non è dannoso come era stato ultimamente. La strada per essere vantaggioso, però, è ancora lunga.
PAREDES 5 - Nei progetti, sarebbe un centrocampista. Nei fatti, si ritrova costretto a sorvegliare distese interminabili di campo. Disperso. DAL 57' KEITA 5,5 - Si prende l'applauso dei presenti per aver spostato il pallone dalla parte destra a quella sinistra del campo ed essere andato nuovamente in appoggio. Basta per comprendere il livello dello spettacolo andato in scena?
NAINGGOLAN 5,5 - Lui, centrocampista d'assalto, costretto a lavorare di posizione per tutto il tempo in cui regna il 4-2-3-1. Da lì in poi, la sua prestazione riprende colore fino a giungere sulle porte della sufficienza.
ITURBE 4,5 - Se pensi che qualcosa andrà male, ci andrà. Tecnicamente insufficiente ma a preoccupare sono i sintomi da sindrome di Calimero che manifesta. DAL 57' IBARBO 6 - A briglie sciolte, almeno regala, per qualche minuto, l'illusione che qualcosa possa accadere nel finale.
LJAJIC 5 - Lo graziano da un'insufficienza più grave l'aver diretto l'azione che porta al rigore e l'essere il titolare dell'unica parata di Sportiello della ripresa. Promette molto, mantiene poco.
FLORENZI 5,5 - Quando, nel primo tempo, si gira sconsolato perché i compagni lo guardano immobili mentre s'impegna in un pressing stancante quanto inutile, si capisce perché, da mesi, c'è appeso il cartello "Cercasi Roma".
TOTTI 5,5 - Alle 15.02, gli strilloni occupano la zona del Foro Italico annunciando la notizia del gol di un attaccante: non accadeva da due mesi in campionato. Però, mancando la disponibilità a correre senza palla dei compagni, anche il suo talento tossisce.
GARCIA 5 - Una partita ha contenuti tecnici, tattici, fisici e, non ultimi, psicologici. In tutti e 4 i campi, le difficoltà della Roma appaiono inquietanti. Paradosso: la squadra aggancia il secondo posto ma l'idea di esserci anche a fine stagione non è mai stata così complicata da credere.