31/08/2015 02:44
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - In bosniaco, la Roma batte la Juventus 2-1. Pjanic e Dzeko, ognuno con i propri modi, obbligano la squadra di Allegri a lasciare i 3 punti all'interno dell'Olimpico.
L'opera si conclude in polacco, con il tuffo di Szczesny nel finale. Splendidi attori non protagonisti anche un greco, Manolas, e un italiano, De Rossi.
SZCZESNY 7 - Colleziona palloni vacanti per tutta la gara e già questo contribuisce a creare un clima di massima sicurezza all'interno dell'area. Poi quando allunga il tentacolo a cacciar via gli spiriti maligni nel recupero, assume sembianze mitologiche.
FLORENZI 6,5 - E' il protagonista del capitolo "giallo" immancabile in un'edizione di Roma-Juventus. Negli altri paragrafi della partita si propone, tiene lontani i cattivi, lasciando solo un dubbio: perché tocca a lui marcare Pogba sui calci d'angolo?
MANOLAS 7 - Fatti, non parole. Dovrebbe candidarsi, in futuro, poiché il più delle volte la sua efficienza è doppia rispetto alle promesse. Nel duello fisico è consigliabile stare alla larga, se vi viene in mente di allungare il pallone, è preferibile desistere dalla corsa. Tanto che il navigatore degli attaccanti juventini è costretto a ricalcolare continuamente nuovi percorsi.
DE ROSSI 7 - Qualche ingenuo, forse, credeva che qui potessero nascere le fortune della Juventus. Invece, fioriscono quelle della Roma: mescola la manovalanza di un difensore al senso artistico di un centrocampista. Un'esperienza extra-sensoriale. Il fallo di mano al limite rimane l'unica cancellatura in una prova universale.
DIGNE 6,5 - Nel primo tempo i treni partono puntuali, proprio come i nonni raccontano accadesse una volta. Nella ripresa, invece, resta in garage per la maggior parte del tempo. La corsa, però, è solo uno degli accessori di serie, tra i quali compaiono anche cross soffici da far addentare agli attaccanti. Evviva, un terzino sinistro.
PJANIC 7,5 - Chiudete gli occhi. Tre secondi, altrettanti passi. Riapriteli: Roma-Juventus 1-0. Madame et monsieur, Miralem Pjanic.
KEITA 6,5 - Suo il primo tiro, suo il progetto del gioco romanista, sua la messa su strada delle varie fuori serie presenti in attacco. Molto di questa vittoria, infatti, gli appartiene. Purtroppo, anche l'errore che fa nascere il gol della Juventus e gli costa almeno mezzo voto.
NAINGGOLAN 6,5 - Nel primo tempo gioca in modalità silenziosa, poi trova il tempo della partita e da lì taglia erba e vento dell'Olimpico come solo a lui riesce.
SALAH 6,5 - Ha un motore che canta, i cavalli rombano davanti ai difensori della Juventus. Tuttavia non trova strada a sufficienza per alzare il volume, piazzare il gomito fuori dal finestrino e far strage di cuori. DAL 77' ITURBE 6,5 - Con la prima mossa fa scacco matto a Evra che è costretto a farsi espellere. Maltratta un contropiede gustoso ma rimedia ampiamente con un paio di coperture. Buona stagione romanista.
DZEKO 7,5 - I più giovani, probabilmente, non sapevano che esistessero gol così. Si impadronisce della zolla che conta, tiene Chiellini in una mano e di testa getta palla e Buffon all'interno della porta. Grazie per l'emozione, Edin. Come ai bei tempi. DAL 93' IBARBO SV - Una sostituzione utile a rompere la tensione finale.
IAGO FALQUE 7 - Cross freschi! Corre sulla fascia sinistra con un secchio colmo di invitanti assist. L'ultimo dei quali lo divora Dzeko per il 2-0. DAL 89' LJAJIC SV - Da segnalare solo il nuovo numero di maglia: 22.
GARCIA 7 - Fa la voce grossa all'Olimpico contro la Juventus: l'approccio alla partita merita la lode, con la gestione dei cambi perfeziona il progetto. Dalle parole, ai fatti: ha una squadra per competere fino all'ultimo. Basta non dirlo in giro.