ROMA-CARPI: le pagelle. GERVINHO "300 giorni dopo" 7,5 - MANOLAS "Coscienzioso" 7 - PJANIC "Punizione divina" 7

27/09/2015 02:46

LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Sapori di Roma. Gol che cadono all'Olimpico, come non accadeva da 727 giorni in campionato, da due anni in pratica: da quel 5-0 al  del 29 settembre 2013, arrivato proprio dopo una trasferta a Genova contro la Samp, però vittoriosa. Quella sera, tirò fuori la mitraglia, mentre stavolta è a riparare le ferite provocate in mezzo alla settimana. Gervinho tormentò la difesa di Pioli come oggi ha fatto con quella di Castori e come non gli riusciva da quasi un anno.

I gol di e sostituiscono quelli che furono di (di testa, come oggi ha fatto il francese) e . Stasera, sembrava che il tempo si fosse fermato.

7 - Arriva alla fine il momento più atteso, quando gli inservienti erano già in sala e il pubblico era impegnato a ricordare il posto dove aveva parcheggiato. Signori, la festa non è finita: un rigore parato da un della Roma. Stappare, brindare, auguri! PS: sull'esito del rigore, che forse poteva evitare stando più lontano dalla porta, c'entra molto Matos, sulla respinta c'entra soltanto lui.

6 - Due facce: semplice elemento d'arredo quando attacca il Carpi, arma intimidatoria quando la Roma minaccia Brkic. Da una parte: il gol di Borriello ha origine dalla sua parte, concede a Gagliolo Riccardo l'opportunità di raccontare un giorno che dovette stenderlo in area. Dall'altra: il gol di Gervinho nasce da un suo tiro non trattenuto, l'assist per . Mescolate bene: sufficiente.

7 - Non doveva. Ma il greco ha una coscienza inviolabile e sente l'obbligo di restituire, simbolicamente, il maltolto di mercoledì. Quasi si sente a disagio nell'esultanza, poi alla fine si lascia guidare dall'istinto. E allora decide di calciare un pallone oltre la Tribuna Monte Mario, probabilmente atterrato nei dintorni di Piazza Igea.

6 - Il calcio è fatto d'episodi e dunque il gol di Borriello finisce parzialmente sul suo curriculum di giornata. Però impedisce molti desideri di ripartenza del Carpi incollandosi alle spalle degli attaccanti di Castori. Evoluzione in corso.

7 - Un terzino sinistro al quale non dover recapitare cesti d'insulti è già motiva di affetto. Se a questo s'aggiunge anche un gol di testa chiudendo il cross dell'altro esterno, il momento si fa emozionante.

7 - Fluttua tra le linee del Carpi, facendo perdere gravità al pesante 5-3-2 avversario. Poi la punizione divina impreziosisce l'opera, rendendo manifesta a tutti la sua superiorità. Di solito, infatti, il si spiazza sul rigore, al limite in uno contro uno. A lui riesce anche su punizione.

6 - Prima di lasciare il campo prova a togliere qualche peso dalle spalle del suo allenatore, avvitandosi su un calcio d'angolo. DAL 21' 6,5 - Elementare, William. Massimo due tocchi, ricerca del compagno più vicino, si fa trovare spesso, un tiro pericoloso. Bravo.

5,5 - Le difficoltà s'ingigantiscono quando è costretto ad occupare la scrivania di . Trascorre lì più di un'ora, senza trovare i cavi dove poter collegare le sue capacità.

7,5 - Giù il tris. Dopo Sassuolo e Sampdoria, aggiunge il Carpi alla sua collezione. Quasi irrisorio il confronto in uno-contro-uno con i difensori di Castori.

6 - Alla ricerca del pallone giusto. Reperibile costantemente da tutti i compagni, ribalta difensori avversari, conquista punizioni decisive ma centra il nei momenti topici. Li ha conservati per giorni migliori. DAL 46' TOTTI SV - Tutto in un'azione: scrive il 4-1 della Roma, poi messo in scena da . E lì deve anche salutare il pubblico, che sperava di ricevere l'ennesimo regalo di compleanno. DAL 55' 6,5 - Per cena ordinerebbe una tartare d'erba dello Stadio Olimpico, talmente ha voglia di mostrarsi per quello che tutti immaginavano un anno fa.

GERVINHO 7,5 - 300 giorni dopo, il ritorno del figliol prodigo. Era impolverato da quasi un anno d'attesa (30 novembre 2014, 4-2 all'Inter) il suo ruolino di gol in campionato. Ne manca un altro coi diritti del quale avrebbe potuto comprarsi una collezione d'elicotteri. Se mai ne abbia avuto voglia davvero...

6,5 - Prende il per il verso giusto: prima sbranare l'avversario, poi dedicarsi alla gestione delle risorse o altri piaceri secondari. La vittoria di oggi, però, avrà senso compiuto soltanto se inchioderà i suoi davanti ai particolari: la squadra che s'allunga offrendo il campo ai contropiede avversari, gli errori in rifinitura, il gol subito sul 3-0, il rigore concesso.