31/01/2016 05:42
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Le ceneri della prima Roma di Spalletti furono gettate maledicendo il tacco e la punta. Dalla polvere del quinto posto in classifica è proprio un tacco a benedire la prima vittoria del 2016 romanista.
La punta, riferito a Dzeko, si fa ancora attendere. Oltre ad El Shaarawy meritano la nomination Nainggolan e Ruediger, che trasloca sorprendentemente sulla fascia destra.
SZCZESNY 6 - In fondo, di parate non ne ha bisogno perché Dionisi non glielo consente dopo che Zukanovic ne aveva preso le veci. Le serate tranquille, però, hanno altre caratteristiche.
MANOLAS 6 - Smaltisce il traffico avversario con le solite buone abitudini.
DE ROSSI 5,5 - Più aggressivo di quanto è previsto dalle istruzioni di un centrale di una difesa a 3, così da essere protagonista in diversi duelli con gli attaccanti avversari. E nel saldo finale perde granelli di sufficienza.
ZUKANOVIC 6,5 - Tre sere fa si è addormentato ripassando un breviario di tedesco. Tre sere dopo è all'Olimpico, vestito con la maglia della Roma, senza praticamente aver preso le chiavi dell'armadietto a Trigoria. Un salvataggio sulla linea, un intervento sfortunato e un assist. Gut. DAL 74' MAICON SV - Giro di ricognizione.
RUEDIGER 6,5 - Antonio Ruediger, oltre 190 centimetri riempiti da 85 chili, esterno a tutta fascia. Un paradosso teorico che funziona nella pratica. Fracassa la corsia di destra grazie a leve meccaniche che gli consentono di coprire manciate di metri ad ogni passo.
PJANIC 6,5 - Aveva vivacchiato nel palleggio di centrocampo, tenendo per sé le sue estese capacità. Poi trattiene il fiato e si getta nella discesa finale della partita arrivando fino in fondo col sorriso.
KEITA 5,5 - Possiede caratteristiche necessarie per fornire la connessione ad alta velocità di cui necessita il programma calcistico di Spalletti. Queste, però, si disperdono perché in grado di sopportare ritmi accettabili per un'attività semi-professionistica.
EL SHAARAWY 7 - Compare a piccole dosi durante la partita ma il cammeo con cui cambia la trama della serata ad inizio secondo tempo è da Oscar. Candidato per il ruolo di miglior attore non protagonista.
SALAH 5 - Secondo tempo inoltrato: riceve palla tra le linee, effettua una "frisata" verso Nainggolan e va a riprendere il pallone che il belga aveva custodito per lui permettendogli di puntare la porta frontalmente e calciare. Imparare a memoria. Prima e dopo quel momento, fluttua tra i vari strati dell'insufficienza. DAL 83' VAINQUEUR SV - Servizio d'ordine nel finale.
NAINGGOLAN 6,5 - E due. "Radja piedi di forbice" taglia palla ed erba da terra e scrive l'1-0 confermando di avere al suo interno sangue calcistico totalmente compatibile con le richieste attuali.
DZEKO 5,5 - Verona e Frosinone a domicilio nel giro di 15 giorni assomigliano ad un carretto di donzelle dedite all'immoralità consegnate sinceramente all'amico in difficoltà. Lui, invece, scansa le avances e s'intrattiene in chiacchiere. "No stop, Edin" gli aveva urlato dietro Spalletti durante l'allenamento per invogliarlo a non porre mai fine alla sua azione. "So please don't go, please don't go, don't go away...". DAL 60' TOTTI 6,5 - Consegna lo scrigno d'oro che contiene il pallone del 3-1 a Pjanic.
SPALLETTI 6 - Troppo poco il Frosinone per poter annunciare che la nottata è passata ma l'azione che conduce Nainggolan all'1-0 è un bagliore. C'è vita sul pianeta Roma.