18/01/2016 00:22
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Uno a uno. Dove aveva finito Garcia, riparte Spalletti perché se il calcio non è una scienza esatta, di certo non è stregoneria per cui basta uno sciamano e tutto prende il verso giusto.
E la Roma dimostra di non avere conoscenze profonde da permetterle di orientarsi in ogni mare, così quando cala il buio si smarrisce fino a rannicchiarsi impaurita nella propria metà campo. Come uno studente fuori corso, ora dovrà studiare per recuperare gli esami falliti o mancati finora.
SZCZESNY 6,5 - Nella sfida impronunciabile con Wszolek ne esce con la medaglia al petto, principalmente per quella parata in cui si ripiega in un metro quadrato. Arrotonda ancora di più l'ampia sufficienza col volo della ripresa. Per tutto il resto, c'è il palo.
TOROSIDIS 5,5 - Terzino cingolato: si ricorda con piacere quando pizzica il pallone nella disponibilità di Rebic favorendo l'uscita di Szczesny. DAL 73' IAGO FALQUE 6 - Tenta di rallegrare l'aria nell'attacco romanista.
MANOLAS 6 - Fa da cerniera lampo ma ogni tanto, nello scorrere lungo il campo, s'inceppa anche lui.
CASTAN 4 - Difende il corridoio più scoperto della Roma, non proprio la situazione migliore per chi si sta ricostruendo la corazza da calciatore. Dal granello del primo errore si forma rapidamente una valanga negativa che lo travolge fino al calcio di rigore provocato. DAL 66' RUEDIGER 6 - Quantomeno argina la valanga, anche se ormai aveva già toccato il centro abitato.
DIGNE 5 - Assecondando l'inclinazione naturale corre più in avanti che all'indietro. Il problema sorge nella conta finale tra danni provocati agli avversari e quelli registrati alle sue spalle.
PJANIC 5 - Sistemato in cabina di pilotaggio dovrebbe stendere l'azione della Roma. Lascia la fastidiosa sensazione che tra la potenza e l'atto rimanga ancora una consistente distanza.
DE ROSSI 6,5 - L'unico reduce della prima Roma firmata Spalletti e si vede: è il più rapido a tradurre i pensieri in azioni, allargando le sue competenze anche alla profonda metà campo avversaria, dove tira fuori un "brillocco" che fa la gioia di Nainggolan. Old school.
SALAH 5 - La girata in volo è un accessorio extra-lusso sfizioso ma non toglie la fame di punti come invece avrebbe potuto fare un “casareccio” passaggio al centro dell’area, ritardato nel primo tempo, completamente ignorato nel secondo tempo.
NAINGGOLAN 6 – Ha i cromosomi ideali per declinarsi in questo tipo di 4-2-3-1, alimentato dagli inserimenti, di cui è tra i massimi esponenti in rosa. Così ha trovato il primo gol stagionale: se imparerà la parte, immaginiamo che la sua principale preoccupazione diventerà trovare nuove esultanze.
FLORENZI 5,5 – Quella straordinaria capacità di adattarsi in ogni angolo del campo rischia di diventare pericolosa visto che oggi, ad esempio, viene trasferito ben 3 volte. Tanto da non avere nemmeno il tempo di organizzarsi e mettere giù qualche pensiero interessante.
DZEKO 4,5 – Da Via di Trigoria proseguire in direzione Grande Raccordo Anulare, prendere l’uscita 24 in Via Ardeatina. Tra pochi metri sarai arrivato a destinazione: Santuario della Madonna del Divino Amore.
SPALLETTI 6 – La sua mano, seppur capiente e riempita in fretta dalle speranze dei tifosi, non può scacciare in sei ore di addestramento tutti i germi che hanno costretto la Roma al quinto posto. L’ostacolo più grande è il calendario, perché alla ventesima giornata il motore dovrebbe già essere su di giri mentre lui è costretto ai box. In bocca al lupo. E che vinca il lupo, come amava dire.