02/10/2017 02:24
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Roma c'è. Nonostante quello che si mormorava sotto gli ombrelloni questa estate, il campo rimane fedele al recente passato: tra Milan e Roma, quelli più grandi vestono giallorosso.
La Roma cambia il tema ma non la sostanza: non segna nel primo tempo, come non le era mai accaduto in Serie A finora, lo fa nella ripresa, vince e ancora senza subire reti, quinta volta su 8 impegni ufficiali. Dzeko basta per tutti, Pellegrini è ovunque, Alisson fissa i divieti d'accesso con Manolas e Fazio.
ALISSON 6,5 - Il lungo silenzio fa venire il dubbio, a qualcuno rosso e nero, che non possa esserci più il guardiano severo a impedire l'entrata. E invece quando Bonucci e Kalinic provano a saltare la siepe, eccoli correre dagli altri a dire che c'è ancora il barbuto a tener lontani tutti. Divieto d'accesso.
PERES 6 - A volte viene da ribattezzarlo "Bruno Perché?", non trovando logica ad alcune intuizioni neanche dopo approfondita ricerca su internet. Scioglie le briglie in un'occasione e Calhanoglu rimedia il primo giallo.
MANOLAS 6,5 - Volto vitreo, due occhi scavati in fondo e il capello nero come la peggior notizia incollato da un lato. Presagisce sventure. Per gli altri. DAL 85' JESUS SV - In tempo per gustarsi gli olé finali.
FAZIO 6,5 - Alto, largo, grosso. Insomma, invalicabile.
KOLAROV 6 - Finché si gioca a scacchi è lui a prendere più spesso la parola, lasciando in memoria un'apertura di sinistro che nonostante i 60 metri percorsi in pochi attimi arriva gonfia e ben pettinata da Florenzi. Nel secondo tempo resta in guardia.
NAINGGOLAN 6,5 - Si fa attendere tre quarti d'ora ma poi arriva sgasando sulla partita, lascia il segno delle ruote su Biglia, sbatte il pallone addosso a Donnarumma per lo 0-2 e toglie dalla pista Calhanoglu. Asso pigliatutto.
DE ROSSI 6 - André Silva, soprattutto per un tempo, si muove insieme a lui. Allora si preoccupa di essere l'uomo in più nel duello numericamente pari tra i centrali della Roma e gli attaccanti del Milan.
STROOTMAN 6 - Uno, due, tre: preghiamo. DAL 30' PELLEGRINI 7 - Ronza ovunque: palleggia nel centrocampo della Roma, assalta in quello del Milan. Dà ampiezza recitando come nei desideri di Di Francesco, poi regala a Florenzi il biglietto per lo 0-1, quindi lo raccoglie dal cestino e lo consegna a Dzeko. E poi di nuovo, qui palleggia, lì si smarca, là s'inserisce. Pellegrinaggio.
FLORENZI 6 - C'è poca aria davanti per un'ora, poi all'improvviso un raggio di sole da Pellegrini talmente inaspettato da abbagliarlo. Si mette in pari col gol della sentenza. Rinascente.
DZEKO 7,5 - Fruga dentro la sporcizia di una partita appiccicosa e porta alla luce un pallone preso oltre 20 metri spalle alla porta. Poi apre la strada anche al 2-0 con la sponda per Nainggolan. Uno per tutti.
EL SHAARAWY 5,5 - Imbavagliato. DAL 78' GERSON SV - Ciao mamma, sono a San Siro.
DI FRANCESCO 7 - Quello che gli si bisbigliava alle spalle era la paura di veder perdere consistenza, tanto da dover già rinunciare in principio all'idea di vincere partite così maleodoranti. E invece, dopo Bergamo, dopo Roma-Atletico Madrid e dopo San Siro i tre indizi costituiscono una prima prova: Roma c'è, anche grazie al suo allenatore.