MILAN-ROMA: le pagelle. CRISTANTE 'Deo Gratias' 6, DI FRANCESCO 'roulette tecnica' 4

01/09/2018 05:05

La Roma inizia male. Ma finisce peggio. Nel mezzo tutta una serie di balbettii e dubbi amletici con al centro un discorso tattico tutto da capire e da interpretare. Si parte con la difesa a 3 con Pastore trequartista. Si chiude a 4 con Schick largo a destra nel . Sconfitta meritata figlia della confusione di tecnico in primis e squadra a ruota. Da salvare solo il piglio con cui è entrato Bryan Cristante. Troppo poco. Davvero troppo poco. Si era detto: 'evitiamo scivoloni perché poi ci saranno due settimane senza giocare per gli impegni delle nazionali', e puntualmente lo scivolone è servito.

OLSEN 5: Un paio di parate discrete nella prima frazione e ordinaria ammistrazione con qualche piccolo brivido. Quello che inquieta di più è che non riesce (almeno per ora) a leggere il gioco avversario e rimane incollato sulla linea di porta, su tutti il gol di Kessie e (ancor di più) la rete annullata ad Higuain (santo VAR).

5,5: Non una bella figura neanche a San Siro, dopo i brividi contro l’Atalanta. Portato fuori posizione spesso e volentieri dalla mancanza di copertura adeguata di Karsdorp, viene puntato a rotazione da Calhanoglu, Suso e, in occasione del gol, Rodriguez. Molto meglio nelle vesti di attaccante: eccezionale la staffilata da puntero per il momentaneo pareggio.

5: Soffre l’imprevedibilità di Higuain e gli impacci di tutta la squadra. Se il greco gioca in un sistema organizzato diventa praticamente insuperabile, se invece intorno è dubbio e approssimazione Kostas è uno dei primi a farne le spese. Si fa trovare troppo alto in occasione del gol vittoria milanista.

MARCANO 5,5: Non demerita alla prima apparizione ufficiale con la nuova maglia. Uno dei pochi a non essere svagato. Rimane la macchia, in quota parte, dell’inserimento vincente di Kessie. Dal 1’ st 5,5: Stavolta ci mette la tigna che dovrebbe esserci sempre e comunque. Per i pericoli alla porta avversaria bisogna darsi appuntamento al prossimo episodio.

KARSDORP 5: Come preventivato, in ritardo di condizione (eufemismo). Enigmatica la scena alla mezz'ora del primo tempo: chiama a più riprese l’olandese per riprendere velocemente il gioco, ma Rick passeggia e mima con la mano di aspettare. Sembra stremato al quarto d’ora di gioco: dà l’impressione più di una volta di gettare la spugna. Si accentra quando si dovrebbe allargare e viceversa. Poi meglio nella ripresa (non ci voleva moltissimo..) con la difesa a 4. Dal 33’ SANTON sv: si fa notare per un paio di brividi ma anche per un bell’appoggio in profondità per Schick.

5: Qualche errore in più rispetto alla precedente gara. Con l’assistenza di Nzonzi dovrebbe essere allegerito nelle rincorse e nella fase di proposizione, ma in realtà cerca di continuo di coprire falle che si aprono a destra e sinistra. Oggi non è proprio aria: e come se non bastasse al gong è proprio il capitano a tenere in gioco Cutrone per il gol vittoria (come il mister gli fa sapere nel postpartita).

NZONZI 5: Più d’esperienza che altro. Compitino svolto bene per essere la prima da titolare, ma a brevissimo dovrà mostrare ben altro. Sanguinosa e letale la palla persa al 94’ che porta al gol di Cutrone.

KOLAROV 5: E’ in fase di rodaggio e si vede. Non è neanche il lontano parente del martello dello scorso anno, ma il problema è che privarsene sarebbe da folli. In ritardo sul gol di Kessie. Come Karsdorp, meglio nei 4 di difesa che quinto a centrocampo.

PASTORE 4,5: Galleggiando in più posizioni del campo si trova a suo agio. Cerca di essere propositivo ma sul taccuino non si annota alcun risultato, se non quello di trotterellare qua e là. Deve fare molto di più per prendersi la Roma. Dal 23’ st CRISTANTE 6: Pur non avendo ovviamente l’imprevedibilità del Flaco, entra subito in partita dando buona consistenza alla fase d’attacco romanista. Prende un giallo. Deogratias.

SCHICK 5: Ci prova. Prima in tandem con , poi largo a destra. Ma non c’entra la sua posizione, c’entra piuttosto il fatto che la Roma è una squadra scollata con poche idee e quelle poche confuse. L’unico squillo del primo tempo è il suo.

5: Servito poco e molto male dai compagni, oggi a Edin riesce ben poco. Solo al 92’ è liberato al tiro che scocca in maniera maldestra. Per il resto sportellate, molte perse poche vinte.

DI FRANCESCO 4: Dalla dottrina del alla roulette di moduli il passo è fin troppo breve. Preoccupa la sensazione di non saper ancora che volto possa prendere la rosa a disposizione, progettata sul modulo “storico”, variata sul e oggi bocciata nel 3-4-2-1. Confusionario.